Decise quote pesca 2024 per Mediterraneo e Mar Nero – Ieri i ministri della Pesca dell’UE hanno concordato le possibilità di pesca per il 2024 nel Mediterraneo e nel Mar Nero.
Per il Mediterraneo occidentale, i ministri hanno convenuto di proseguire l’attuazione del piano di gestione pluriennale (MAP) dell’UE per gli stock demersali, adottato nel giugno 2019.
Secondo il parere scientifico, l’obiettivo della gestione sostenibile della pesca (rendimento massimo sostenibile – MSY) entro il 1° gennaio 2025 può essere raggiunto avvalendosi degli strumenti di gestione e di altri elementi di flessibilità disponibili nell’ambito del piano.
L’accordo, pertanto, prosegue la riduzione dello sforzo di pesca a strascico del 9,5%, unita all’attuazione di ulteriori strumenti di gestione, come la riduzione dei limiti di cattura per i gamberi di acque profonde e il mantenimento del congelamento dello sforzo per i pescherecci con palangari.
Inoltre, per rafforzare la resilienza dell’ecosistema, il regolamento amplia il meccanismo di compensazione, concedendo gradualmente dal 4,5% al 6% di giorni di pesca aggiuntivi per i pescherecci a strascico, a seconda del numero di misure di conservazione aggiuntive attuate dalle navi. Questa disposizione premia l’uso di attrezzi più selettivi, la creazione di aree di chiusura più efficienti per proteggere il novellame e i riproduttori e un maggiore utilizzo della taglia minima di riferimento per la conservazione (MCRS) per la protezione del novellame di nasello.
Tutte le misure concordate contribuiranno a ridurre la mortalità per pesca, riducendo al minimo l’impatto socioeconomico sulle flotte.
Gestione sostenibile della lampuga nel Mediterraneo
L’accordo recepisce inoltre nel diritto dell’UE le misure di gestione della lampuga nel Mediterraneo, adottate a novembre dalla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM). Le misure comprendono limiti di cattura, numero massimo di dispositivi di aggregazione del pesce (FAD) e livelli massimi di capacità della flotta. Si tratta di un importante passo avanti nel rendere sostenibile la pesca di questa specie iconica.
Limiti di cattura per le specie mediterranee ad alto valore commerciale
L’accordo raggiunto prosegue l’attuazione dei piani di gestione pluriennali (MAP) per i gamberi di acque profonde nel Canale di Sicilia, nei mari Ionio e nel Levante. Rispetto ai livelli del 2023, i limiti di cattura per queste specie ad alto valore commerciale sono ridotti del 3%e sono combinati con misure di gestione della flotta.
Sempre sulla base di quanto previsto dai MAP, nel Canale di Sicilia, la norma prosegue la riduzione dello sforzo di pesca del nasello, abbinata al congelamento della capacità per tutte le flotte. Nel Mare di Alboran, per garantire il recupero degli stock, i limiti di cattura dell’occhialone sono ridotti del 7% rispetto ai limiti del 2023, insieme a limitazioni della capacità della flotta e restrizioni alla pesca ricreativa.
I progressi nel mare Adriatico
Nel Mare Adriatico, l’accordo prosegue l’attuazione delle misure per la gestione delle piccole specie pelagiche e degli stock demersali, sulla base di quanto previsto dai piani di gestione pluriennali della CGPM.
Per i piccoli pelagici è prevista una riduzione delle catture del 5% per le acciughe e del 9% per le sardine rispetto ai livelli del 2023 e un tetto alla capacità di pesca. Per gli stock demersali, il regolamento stabilisce nuovi livelli di sforzo dell’UE con un’ulteriore riduzione del 4% per le navi da traino e il rinnovo dei livelli di sforzo del 2023 per le sfogliare. Queste misure consentiranno alle azioni di continuare a migliorare. La loro efficacia è stata confermata dagli ultimi pareri scientifici, che mostrano un aumento della biomassa della maggior parte degli stock coperti dal piano per il quarto anno consecutivo.
Infine, per il Mar Nero , il regolamento incorpora le decisioni della CGPM di riportare il totale ammissibile di catture (TAC) per il rombo chiodato, nonché di riportare le quote UE inutilizzate di rombo chiodato dal 2022 al 2024. Le quote di spratto del Mar Nero restano al livello del 2023.
Decise quote pesca 2024 per Mediterraneo e Mar Nero