Prosegue l’ondata di maltempo in tutta la Penisola e Federcoopesca-Confcooperative continua a monitorare l’attività di pesca e l’andamento dei mercati dove si registrano prezzi in rialzo fino al 30% per i prodotti ittici.
I rincari si registrano per lo più in fase di vendita al dettaglio, fa sapere l’associazione e, con un’offerta che si ridimensiona come ogni anno dopo il periodo delle festività di Natale, occorre prestare particolare attenzione all’acquisto per evitare truffe o raggiri. Importante è cercare in etichetta su pesci in commercio la zona di cattura, che per il Mediterraneo è `Fao 37´.
Sulle tavole dei consumatori potrebbero finire pesce di provenienza incerta venduto per nostrano. Una doppia beffa per i pescatori, precisa la Federcoopesca, i quali non solo pescano poco o niente da giorni, ma stanno vendendo a prezzi bassi per la scarsa domanda. Per evitare salassi e truffe, secondo un’indagine dell’associazione, 2 italiani su 3 `si rifugiano´ in prodotti di allevamento, dai branzini ad orate e trote, ma anche in prodotti surgelati e trasformati.