L’obbligo di interruzione obbligatoria delle attività di pesca (fermo biologico) – indicato dall’Unione Europea e dal Ministero per consentire il ripopolamento ittico – prevederà una differenziazione in base alla tipologia di pescato ed alla modalità di pesca.
In particolare, alla luce anche degli studi di settore, l’Assessore firmerà nei prossimi giorni un decreto con il quale verrà sancito l’obbligo di fermo per la pesca d’altura della triglia in 30 giorni continuativi da iniziare nel periodo compreso tra il 16 e il 31 agosto e concludere tra il 15 settembre ed il primo ottobre.
Per quanto riguarda la pesca d’altura del gambero rosso il fermo dovrà essere sempre di 30 giorni continuativi da effettuare entro il 31 dicembre 2015.
La pesca della triglia in maniera artigianale entro le 12 miglia sarà soggetta, invece, a fermo biologico sempre per 30 giorni continuativi con inizio nel periodo ricompreso tra il 10 e il 20 settembre e conclusione entro il 30 ottobre.
“È corretto dare ai pescatori indicazioni certe e con congrui margini di anticipo – ha detto l’Assessore Rosaria Barresi – per consentire una corretta programmazione che coniughi esigenze imprenditoriali e necessità biologiche per il ripopolamento ittico. In tal senso – ha continuato l’Assessore Barresi – incontrerò a breve le marinerie siciliane per lavorare al calendario 2016. In tal senso intendo chiedere al Ministero una anticipazione della programmazione per meglio garantire la coerenza dell’esigenza di ripascimento con quella della programmazione razionale delle attività connesse all’attività imprenditoriale della pesca”
Ne corso dell’incontro l’Assessore ha chiesto al responsabile del settore presso il Dipartimento Pesca Dott. Di Mino, di verificare tutte quelle procedure in cui è possibile ridurre la produzione documentale a carico dei pescatori, impegnando l’Amministrazione regionale a reperire direttamente i dati se in possesso di altri organismi ed enti anche attraverso la stipula di eventuali convenzioni e/o accordi di collaborazione.