Pesci e frutti di mare sono alimenti ricchi di proteine e di sostanze nutritive e il loro consumo è stato associato al ridotto rischio di malattie cardiache. Omega-3 EPA ( acido eicosapentaenoico ) e DHA ( acido docosaesaenoico), sono disponibili in abbondanza in pesci grassi come salmone, sgombro, aringhe, sardine, acciughe, trote e tonno. L’edizione 2010 delle linee guida americane per una sana alimentazione, consiglia di mangiare due porzioni di pesce alla settimana per ottenere almeno 1.750 milligrammi di EPA e DHA alla settimana.
Da un recente studio, condotto dalla nutrizionista Lisa Jahns dell’Agricultural Research Service, è emerso che circa l’80/ 90 per cento dei consumatori americani non consuma pesce a sufficienza. I ricercatori hanno anche scoperto che il consumo poi varia in base a sesso, reddito e livello di istruzione, ma non in base a razza – etnia. Le donne di età compresa da 19 a 30 anni e le persone di livelli di reddito e di istruzione più bassi consumano poco pesce o addirittura niente.
Lo studio si è basato su una valutazione dei dati di assunzione alimentare raccolti da un campione rappresentativo della popolazione degli Stati Uniti . Tali dati vengono raccolti durante il sondaggio nazionale noto come “Quello che mangiamo in America / NHANES”