Nel marzo del 2011, uno tsunami disastroso ha spazzato via la costa orientale del Giappone, e oltre a provocare la morte di oltre 18.000 mise fuori uso l’alimentazione elettrica alla centrale nucleare giapponese di Fukushima Daiichi, portando all’interruzione del raffreddamento e, quindi, alla fusione di tre dei quattro reattori, con successive esplosioni di idrogeno che distrussero la centrale e sparpagliarono materiale radioattivo nelle aree circostanti.
L’impianto era arroccato sulla costa, quindi alcune radiazioni interessarono il mare. Nei mesi e negli anni successivi alla fusione, le persone cominciarono a chiedersi se le radiazioni avessero reso i pesci del Pacifico troppo pericolosi da mangiare. La risposta, oggi come allora, è no, dicono gli scienziati.
Le fughe di Fukushima erano minuscole rispetto alla vasta scala del Pacifico, ha affermato Nicholas S. Fisher, esperto di radiazioni nucleari negli animali marini presso la Stony Brook University di New York. Il disastro ha aggiunto solo una frazione di un centesimo alla radiazione che è già nell’oceano, il 99 per cento del quale si verifica naturalmente.
La dose di radiazioni derivata da Fukushima contenuta in un filetto di tonno “sarebbe inferiore rispetto alla radiazione ottenuta mangiando una banana o volando in aereo”, sostiene Fisher.
Il motivo per cui si sono diffuse false notizie circa la pericolosità del mangiare pesce dopo la fusione di Fukushima, è dovuta alla facilità con cui alcuni siti web hanno divulgato notizie infondate e hanno dispensato suggerimenti ai loro lettori sull’evitare il consumo di pesce poiché, a dir loro, qualsiasi ulteriore esposizione alle radiazioni aumenterebbe il rischio di cancro.
Ma se il pesce fosse stato pericoloso, si registrerebbe un alto tasso di cancro tra le persone che ne hanno mangiato negli ultimi 70 anni. Il pesce rimane uno dei piatti più sani in assoluto. Mangiare pesci sembra aiutare a proteggere dai tumori gastrointestinali, al seno e alla prostata. E la cosiddetta Dieta Mediterranea – dove carni rosse e grassi trasformati sono sostituiti da pesce, verdure e olio d’oliva – è associata a una serie di benefici per la salute, compresa la protezione contro il cancro.