Anche quest’anno, come succede da qualche tempo, lungo le coste della Penisola Sorrentina e lungo la Costiera amalfitana torna l’ostreopsis ovata, macroalga tossica che nulla a che fare con l’inquinamento marino ma che torna a limitare la cattura e il consumo dei frutti di mare.
Per questo motivo è stata emanata un’ordinanza che impone il divieto di pesca e di consumo di echinodermi (ricci di mare), frutti di mare (molluschi bivalvi e gasteropodi) e crostacei (granchi), raccolti anche a livello amatoriale per autoconsumo sui siti rocciosi del litorale, in prossimità della costa, posti a meno di 100 metri da questa. Il provvedimento pone il divieto su cozze, patelle, ricci, crostacei, granchi ed altri molluschi presenti in prossimità della costa o sui siti rocciosi del litorale marino a causa del possibile accumulo di una tossina algale che può rilevarsi estremamente pericolosa per la salute pubblica. Il rischio non è legato al consumo di tali specie ittiche eventualmente acquistate attraverso gli ordinari canali di vendita, in quanto oggetto dei controlli sanitari a cura delle Asl competenti.
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