Il Sultanato dell’Oman sta cercando di diversificare la sua economia al di là del petrolio e, nell’ambito di questa iniziativa, sta lavorando per rinnovare il settore della pesca.
La Banca Mondiale sta lavorando con il Paese su un programma per vitalizzare e gestire le attività di pesca per incrementare i mezzi di sussistenza e rendere il settore ecosostenibile.
Come punto di partenza, il governo omanita ha chiesto alla Banca Mondiale un aiuto per elaborare un piano volto ad aumentare i mezzi di sussistenza e aiuti alle comunità di pescatori.
“Il governo vuole migliorare ogni elemento della filiera, dalla cattura del pesce, al confezionamento e la logistica fino ad arrivare al marketing”, ha detto Banu Setlur specialista ambientale della Banca Mondiale.
La Banca Mondiale ha collaborato a gettare le basi per la vitalizzazione del settore, offrendo competenza tecnica, il know how internazionale, coinvolgendo gli attori del settore nella costruzione di una visione condivisa per il rinnovo della pesca.
Nel corso di una serie di workshop nel 2014, tutti, dai ministri ai pescatori hanno incontrato tecnici formatori che hanno condotto analisi dettagliate sullo stato della pesca dell’Oman.
La banca spera di supportare la gestione organizzativa, lo sviluppo del business, la formazione alla gestione e pianificazione della gestione della pesca per nuove istituzioni costruite intorno ai pescatori e altri attori chiave . La visione è un piano ambizioso che è stato progettato per consolidare la governance del settore, rafforzando il monitoraggio e la raccolta dati; controllo di qualità; brand e marketing. L’ obiettivo è quello di posizionare la pesca come risorsa economica, sia radicata nella tradizione che utilizzando i più recenti progressi.