Liberare il mare dalle plastiche, questo è l’obiettivo del Manifesto “Humans of Mediterranean – La generazione che ha curato il mare”, promosso da Federpesca in collaborazione con Seeds&Chips e condiviso tra i pescatori dei 22 Paesi del bacino Mediterraneo. Il Manifesto sarà presentato a Milano in occasione del Global Food Innovation Summit, evento internazionale dedicato all’industria innovativa del cibo.
“Vogliamo diffondere la centralità del ruolo del pescatore prevista nel ddl Salvamare contro l’inquinamento da plastica a tutti i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo”, è quanto ha dichiarato il presidente di Federpesca, Luigi Giannini. “Sarà, infatti, permesso ai pescatori di portare a terra la plastica accidentalmente finita nelle loro reti, senza doversi sobbarcarsi costi di smaltimento. Insomma fare in modo che tutti i pescatori del Mediterraneo diventino ‘spazzini’ del mare”.
“La plastica in mare, uno dei più grandi scempi ambientali, naviga in superficie e nei fondali e non si ferma certo al confine di un paese. Per questo occorre unirsi per vincere questa battaglia di civiltà”, ha proseguito Giannini.
Il Manifesto è composto da cinque articoli con i quali si chiede ai governi di dare gli strumenti legislativi e le risorse per curare il mare, liberarlo dai rifiuti e tutelarlo attraverso un modello di sviluppo circolare in grado di creare valore condiviso.
Il Manifesto sarà presentato a Milano, lunedì 6 maggio, nella giornata di apertura di Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit, in programma presso la Fiera di Rho. Sarà poi portato all’attenzione dei Governi e dei Parlamenti, di tutti i soggetti del partenariato economico e sociale dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ma anche dell’Unione Europea e delle organizzazioni internazionali per una sensibilizzazione e una mobilitazione generale.
“I nostri mari sono diventati, con il passare degli anni, delle vere e proprie discariche di rifiuti. Una tra le più gravi minacce per l’ambiente, per la salute della fauna e della flora marina e, quindi, nostra, è costituita dalla plastica depositata sui fondali e che galleggia in acqua”, fanno sapere da Federpesca. “I pescatori rappresentano la migliore e più efficace risorsa che abbiamo per prenderci cura, sistematicamente, dei nostri mari. Ma devono essere messi nelle condizioni di poter svolgere un ruolo utile in questa direzione, con interventi opportuni sul piano delle legislazioni nazionali e sul piano operativo”.