Il settore pesca come attraverserà la “fase3”?
Il Covid-19 ha fermato in un attimo il pianeta e con esso la sua economia. L’Italia con molti sforzi sta cercando di garantire un minimo di rendimento alle attività produttive con ammortizzatori sociali Covid-19: risorse nate per la sola pandemia.
Il Decreto Legge n. 52/2020
Ricordo che con il Decreto Legge n. 52/2020 viene disposto che i datori di lavoro che abbiano fruito del trattamento di integrazione salariale ordinario, straordinario o in deroga, per l’intero periodo precedentemente concesso, fino alla durata massima di quattordici settimane, possano fruire di ulteriori quattro settimane anche per periodi decorrenti prima del 1° settembre 2020. Questa possibilità da una speranza, una continuità a quelle realtà in grosse difficoltà che con fatica e sudore stanno cercando di sopravvivere e mantenere viva la loro attività.
Credo questa sia l’occasione giusta per creare dei fondi a cui il settore pesca possa attingere anche in futuro, fondi atti a sostenere le imprese di pesca, i motopesca in primis, i quali per cause terze non possono procedere alla bordata e sostenere le famiglie dei marittimi imbarcati e l’attività stessa.
Ci sono realtà marittime che in precisi periodi dell’anno non riescono per settimane ad uscire a mare causa le condizioni meteo avverse, altre zone di pesca dove diventa difficile trovare personale da imbarcare in quanto oramai il lavoro del pescatore non è più considerato tra i giovani e, potrei elencare molte altre cause.
Una manovra finanziaria per il settore pesca
Ecco perché una manovra finanziaria a tutela del settore è d’obbligo visto che la storia insegna che già altri settori sono stati aiutati da manovre finanziarie importanti ed imponenti.