Nei primi sei mesi di quest’anno il Vietnam ha visto aumentare le sue vendite di prodotti ittici nell’UE, tuttavia, è probabile che il nuovo focolaio di COVID-19 nel paese del sud-est asiatico e gli impatti del suo “cartellino giallo”, rallentino le vendite di questo mese.
Secondo l’Associazione Vietnamita degli esportatori e produttori di frutti di mare (VASEP), da gennaio a giugno il Vietnam ha esportato prodotti ittici per un valore di 412,8 milioni di euro nell’UE con un aumento del 20% su base annua.
Di questo totale, le vendite di prodotti ittici d’allevamento al blocco sono aumentate del 18% su base annua a 282 milioni di euro, mentre il valore delle esportazioni di prodotti pescati in natura si è attestato a 130,8 milioni di euro, in aumento 24 per cento rispetto all’anno precedente.
Le vendite di gamberi hanno raggiunto un valore di 256 217,4 milioni di euro, il 27% in più su base annua, compresi i 174 milioni di euro di vannamei, in crescita del 31%; e 31 milioni di euro di gamberi tigre nera, in crescita del 15%. Il resto è stato contribuito dalle vendite di gamberi di mare e aragoste.
Anche il valore dell’export di altri prodotti ha visto un positivo incremento nella prima metà dell’anno, compreso il tonno con 62,8 milioni di euro, in crescita del 31 per cento; vongole con 28 milioni di euro, in crescita del 45 per cento; calamari con 17,8 milioni di euro, in aumento del 56%; e polpo con 4,7 milioni di euro, il 33% in più su base annua.
Le vendite di pangasio sono invece diminuite del 18% a 58 milioni di dollari (49,3 milioni di euro) nei primi sei mesi del 2021.
L‘UE è stata la quarta destinazione per i prodotti ittici del Vietnam dopo Stati Uniti, Giappone e Cina. Terzo acquirente di gamberi dopo gli Stati Uniti e il Giappone, e seconda destinazione per i prodotti di tonno.
Il Vietnam sta ora affrontando il suo peggior focolaio di coronavirus che si manifetsa con una ricaduta negativa sul settore ittico. Oltre a questo va ricordato che la Commissione europea nel 2017 ha imposto un “cartellino giallo” alla nazione del sud-est asiatico sostenedo che non aveva fatto abbastanza per contrastare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN).
Secondo VASEP il momento critico influenzerebbe le esportazioni di pesca nella seconda metà di quest’anno stimando che le vendite nell’UE toccheranno i 509,5 milioni di euro tra luglio e dicembre, con un aumento dell’8% su base annua.