Le stime dell’Inps confermano come il lavoro dei marittimi italiani sia tra i più pesanti in assoluto: questi, infatti, usufruiscono in media dell’indennità di malattia sei volte di più rispetto alla generalità dei lavoratori dipendenti con 24 giornate indennizzate per lavoratore contro le 4 dei lavoratori non marittimi. I dati sono raccolti nel rapporto di ”Porte aperte” ed evidenzia che i marittimi durante i giorni di malattia vengono retribuiti con 105 euro a fronte dei 40 che intascano le restanti categorie di impiegati. Inoltre, chi lavora nel comparto ittico è beneficiario di una specifica disciplina spesso più vantaggiosa rispetto a quella per gli altri lavoratori sull’ammontare e la durata dell’indennità di malattia. Nell’eventualità di inabilità temporanea assoluta possono usufruire dell’indennità per una durata pari al massimo di un anno dalla data dello sbarco (anziché 180 giorni) e percependo una prestazione pari al 75% della retribuzione avuta negli ultimi trenta giorni (mentre l’indennità prevista per la generalità dei lavoratori varia fra il 50% e il 66,66% della retribuzione giornaliera).
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