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Home Aziende in evidenza

Inquinamento da plastica. Lidl, via bicchieri, piatti e posate monouso dagli scaffali

Mariella Ballatore by Mariella Ballatore
22 Dicembre 2018
in Aziende in evidenza, Sostenibilità
inquinamento plastica lidl

Dopo il recente annuncio di Lidl Italia di ridurre del 20% l’utilizzo di plastica entro il 2025, l’azienda leader della Gdo comunica nuove misure concrete, che le permetteranno di raggiungere questo ambizioso traguardo “Sulla via del domani”. Entro la fine del 2019, infatti, la Catena toglierà dagli scaffali di tutti gli oltre 600 punti vendita i prodotti monouso in plastica come bicchieri, piatti e posate. Al loro posto verranno introdotte soluzioni realizzate con materiali alternativi o riciclabili, che Lidl Italia sta studiando in stretta collaborazione con i propri fornitori, come già fatto da diverso tempo per i bastoncini cotonati. In un secondo momento, inoltre, l’Insegna eliminerà le posate e le cannucce in plastica presenti nei piatti pronti e nelle bevande to go, convertendole in versioni più sostenibili.

“Le parole chiave che contraddistinguono la nostra strategia per diminuire l’uso di plastica sono tre: evitare, ridurre, riciclare. Rimuovendo la plastica monouso dal nostro assortimento contribuiamo a ridurre la nostra impronta plastica”, dichiara Eduardo Tursi, amministratore delegato acquisti di Lidl Italia. “Questa misura infatti consentirà all’Azienda di risparmiare circa 2.000 tonnellate di plastica all’anno, l’equivalente dei rifiuti plastici prodotti in un anno da oltre 57mila persone in Italia e pari a ben 1.500 metri cubi”.

Lidl Italia ha in programma di esaurire i quantitativi delle referenze usa e getta già acquistati e di passare poi gradualmente ad inserire a scaffale soluzioni alternative. In questo modo i clienti continueranno a trovare in punto vendita i prodotti abituali, rispondenti alle loro esigenze.

Numerose sono le iniziative per ridurre l’utilizzo di plastica che Lidl Italia ha già intrapreso: un esempio virtuoso è il recupero delle plastiche da imballo che l’azienda trasforma ogni anno in nuova materia prima da riutilizzare. E la Catena proseguirà nello sviluppo di nuove azioni che le permetteranno di raggiungere l’obiettivo del meno 20% di plastica entro il 2025.

Così l’ad acquisti Tursi: “Stiamo studiando diverse misure e informeremo i nostri clienti passo dopo passo su tutte le novità ed i cambiamenti che implementeremo. In particolare nel packaging dei nostri prodotti si prospettano diverse soluzioni, al momento in fase test, che potranno davvero fare la differenza.”

Tags: inquinamento da plastica
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Mariella Ballatore

Co-founder e Direttrice di redazione. Pubblicista dal 2006 racconta il mondo da oltre un trentennio attraverso giornali, televisione e radio. Come conoscitrice del settore pesca e acquacoltura è stata più volte invitata a moderare e relazionare in convegni organizzati tra gli altri dalla Conferenza Episcopale Italiana – Ufficio nazionale dell’Apostolato del Mare, AquaFarm, Blue Sea Land.

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