I leader del settore pesca e acquacoltura della Norvegia, lo scorso fine settimana hanno partecipato ad un importante convegno per discutere l’impatto dellla Brexit sulle loro industrie e l’economia del paese.
La Norvegia è uno dei principali esportatori di merluzzo bianco, eglefino e salmone d’allevamento nel Regno Unito e ci sono alcuni timori che i loro prodotti potrebbero risentire delle nuove condizioni del mercato. Dopo gas e olio del Mare del Nord, il settore ittico è il più importante percettore di reddito della Norvegia. Con una popolazione di 65 milioni di abitanti, la Gran Bretagna è il secondo paese più grande in Europa, e l’Europa è di gran lunga il più grande mercato per il pesce norvegese.
Nel 2015, le esportazioni di pesce norvegese nella sola Gran Bretagna sono stati pari a circa 140.000 tonnellate, per un valore di circa 5,1 miliardi di Corone (NOK). Oslo sta invitando le aziende a condividere le informazioni sulle possibili conseguenze per il commercio norvegese e tutte le sfide del settore. Tra i presenti all’incontro il ministro dell’industria Monica Mæland, il ministro della pesca Per Sandberg e del ministro UE Elisabeth Vik Aspaker. Audun Maråk, direttore del Fiskebat (Federazione norvegese armatori), ha dichiarato che è importante che la Norvegia si trovi sul mercato in una posizione migliore di quanto lo sia oggi.
Durante l’incontro è stato detto che la Brexit potrebbe tradursi in cambiamento dell’accesso al mercato britannico, che potrebbe portare ad un aumento delle tariffe e all’innalzamento di barriere commerciali o, in alternativa, alla demolizione di tali barriere. Le speranze del Norwegian Seafood Allianc sono che i suoi membri alla fine potranno ottenere pieno accesso al libero scambio di prodotti ittici con il Regno Unito. E questo dovrebbe essere raggiunto attraverso negoziati direttamente tra Gran Bretagna, EFTA e la Norvegia.
A rappresentare il Seafood Allianc, organizzazione di pesca e acquacoltura, è stato Otto Gregussenregussen, anche segretario generale del Norwegian Fishermen’s Association che ha manifestato preoccupazione per i negoziati sui mercati.
Gregussenregussen ha affermato che c’è un urgente bisogno di pensare ad eventuali futuri negoziati tra la Norvegia, l’UE e il Regno Unito, senza però prendere decisioni affrettate, ha sottolineato.