Il rapporto economico annuale 2019 sulla flotta peschereccia dell’Ue mostra che l’alta performance economica registrata nel 2016 è proseguita nel 2017. Il rapporto collega questo successo all’uso di metodi di pesca sostenibili.
Commentando il rapporto, il Commissario europeo per l’ambiente, gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella ha dichiarato che: “Questo rapporto sulla flotta peschereccia europea mostra che i buoni risultati derivano dalle buone pratiche. Nel corso del mio mandato, ho sottolineato l’importanza fondamentale della pesca sostenibile. I pescatori d’Europa stanno vedendo i benefici” .
Nel 2017, la flotta dell’UE ha registrato un utile netto di 1,30 miliardi di euro, solo leggermente inferiore al record di 1,34 milioni di euro registrato nel 2016. Le continue e forti performance sono state il risultato dell’aumento dei prezzi medi dei prodotti della pesca, della diminuzione dei prezzi bassi del carburante e del miglioramento dello status di alcuni stock ittici importanti. Si prevede che questa tendenza continuerà nel 2018 e nel 2019 nonostante alcune fluttuazioni dei prezzi del carburante.
Lo sfruttamento sostenibile degli stock ittici è stato identificato come una base importante per la forte performance. Il rapporto indica che la performance economica tende a ristagnare laddove le flotte dipendono da stock che sono ancora sfruttati eccessivamente.
Come previsto, i segmenti della flotta su larga scala e delle acque lontane hanno registrato performance economiche più elevate rispetto ai segmenti di flotta costiera su piccola scala. Inoltre, i segmenti di flotta che operano nell’Atlantico nord-orientale, dove la maggior parte degli stock viene pescata a livelli sostenibili, ha registrato prestazioni economiche più elevate rispetto ai segmenti di flotta che operano nel Mediterraneo, che presenta un problema continuo, anche se in miglioramento, di sfruttamento eccessivo delle scorte.
Nel 2017, il valore aggiunto lordo della flotta dell’Ue (ovvero il contributo del settore della pesca all’economia attraverso salari e utili lordi) è stato di 4,5 miliardi di euro, stabile rispetto al record del 2016. Il miglioramento dell’efficienza della flotta è risultato in una riduzione dei costi di riparazione e manutenzione, nonché di altri costi variabili. Nonostante un piccolo aumento dei costi energetici (carburante), i salari medi nel settore sono aumentati nel 2017, continuando una tendenza iniziata nel 2012.
Le relazioni economiche annuali sulla flotta peschereccia dell’Ue offrono una panoramica della struttura e delle prestazioni economiche delle 23 flotte pescherecce degli Stati membri costieri dell’Ue. È il risultato del lavoro combinato di esperti economici del Comitato scientifico, tecnico ed economico della pesca (Scientific, Technical and Economic Committee of Fisheries – STECF) e della Commissione europea.