Processi di cattura meno invasivi, valorizzazione della qualità del pescato puntando sulle specie maggiormente legate all’identità del territorio, sperimentazione di pescherecci innovativi dotati delle più moderne tecniche di processamento e conservazione del pesce: queste le strategie sulle quali si può basare il rilancio di una filiera sostenibile della pesca. Dal 2014, il CNR concentra la propria attenzione sulle nuove opportunità legate alla pesca sostenibile, alla pesca tra innovazione e tecnologia. La pesca siciliana si trova, da diversi anni, in una fase di crisi strutturale, in parte dovuta al grado di ‘arretratezza’ della filiera. Diviene necessario innescare nuove opportunità attraverso l’utilizzo di innovazione e tecnologia. Il processo di integrazione comunitaria, le dinamiche dei costi delle materie prime e le profonde trasformazioni in atto nella società spingono verso la necessità di modernizzare il processo “dalla rete al piatto”.
Pescherecci di nuova generazione che uniscono al risparmio energetico, innovazione e tecnologia, moderni sistemi di cattura, processamento e conservazione dei prodotti ittici diventano una necessità.
Altro tema da considerare è quello della diversificazione dei prodotti, con l’obiettivo di spostare il target di pesca verso specie ancora poco sfruttate: “Questo aspetto è direttamente collegato alla capacità di orientare produttori e consumatori verso la valorizzazione di specie locali, puntando su tracciabilità della produzione e controllo della qualità per promuovere scelte consapevoli di consumo”, aveva ribadito Fabio Fiorentino, ricercatore dell’Istituto per l’ambiente marino costiero (Iamc) del Cnr di Capo Granitola (Mazara del Vallo, Trapani). “Obiettivi importanti, che sarà possibile raggiungere solo attraverso una maggiore condivisione di conoscenza e il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti nella filiera: amministratori, pescatori, istituzioni, consumatori e così via. E’ questa la sfida che il nostro Paese deve affrontare per arrivare a una gestione del ‘sistema pesca’ in linea con le più avanzate politiche mondiali”, furono le conclusioni del ricercatore illustrate durante una conferenza.