La Svizzera dice stop alla crudeltà sugli animali. Lo scorso 10 gennaio 2018 il Consiglio federale ha deciso infatti di apportare alcune modifiche alle ordinanze nel settore veterinario con lo scopo di incoraggiare trattamenti rispettosi degli animali.
Le modifiche riguardano in particolare l’ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn) e l’ordinanza concernente la macellazione e il controllo delle carni (OMCC) e saranno in vigore dal 1° marzo 2018.
Secondo le nuove regole aragoste e crostacei, prima di essere cotti in acqua bollente, dovranno essere storditi. Due i metodi alternativi suggeriti, il primo riguarda la distruzione meccanica del cervello, l’altro l’elettroshock con un apparecchio che con l’ausilio della corrente elettrica porta nel giro di dieci secondi alla morte dell’aragosta.
Quest’ultimo metodo sta facendo discutere parecchio vista l’esosità del congegno suggerito (CrustaStun) che costa quasi tremila euro.
Il governo svizzero arriva a questa decisione dopo i risultati di una ricerca condotta in Irlanda da ricercatori della Queen’s University di Belfast che, una volta evidenziato quanto sia sviluppato il sistema nervoso dell’aragosta, ha dimostrato quanto la crudeltà nell’immergerla ancora viva in acqua bollente.
La notizia, che ha fatto il giro del mondo, non trova tutti d’accordo. “È una grandissima cavolata. – È il commento Bernard Fournier, chef del ristorante stellato Da Candida di Campione d’Italia. – I politici svizzeri dovrebbero fare un corso di cucina o discutere con gli chef, come fa il Parlamento Europeo, prima di prendere questo tipo di provvedimenti. Con una misura del genere tanto vale smettere di cucinare aragoste: ma così danneggiano l’alta cucina nazionale”.
Dal momento che i crostacei sono per natura ingoiati da predatori più grandi, i più scettici nutrono seri dubbi sul fatto che i crostacei abbiano avuto la possibilità di sviluppare i recettori del dolore.
Il divieto immergere i decapodi vivi in acqua bollente non è l’unica misura a difesa dei crostacei contenuta nella nuova legge che revisiona le norme sulla protezione degli animali, ne sarà infatti vietato il trasporto e il mantenimento su ghiaccio o in acqua ghiacciata. Aragoste e astici potranno essere trasportati e mantenuti solo «nel loro ambiente naturale».