“Entro la fine dell’anno stileremo un accordo generale sul tema della pesca nel Garda. Oggi simbolicamente abbiamo presenziato all’immissione di questo primo lotto di carpione, pesce endemico che esiste solo qui. Invito le comunità locali a considerarlo un emblema del Garda, perché si pescava solo qui”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava intervenendo a Gargnano (Bs) all’operazione di semina del Carpione nel lago di Garda. Specie endemica, presente unicamente nel lago di Garda, il carpione ha subito una forte contrazione tanto da essere considerato ‘in pericolo critico’, secondo la classificazione Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).
SFIDA PER IL RIPOPOLAMENTO – “La scelta è stata proprio quella di lanciare con questo esperimento la sfida al ripopolamento – ha sottolineato l’assessore – : abbiamo circa 40 mila esemplari pronti a essere immessi nel lago. Oggi abbiamo avviato questa sperimentazione per verificare il livello di accettabilita’ delle acque di questi pesci, sul carpione c’e’ un’antica tradizione che
noi vogliamo torni ad essere tale”.
Per la tutela e conservazione di questo importante endemismo, tra il 2011 e il 2013 si e’ svolto un progetto finanziato da Regione Lombardia per sostenere le prime attivita’ sperimentali di allevamento presso il centro ittiogenico del Garda a Desenzano, e presso un incubatoio ittico di valle a Tremosine.
IL CENTRO DI DESENZANO – “A Desenzano – ha ricordato Fava – il centro ittiogenico continua a svolgere la sua funzione come ha sempre fatto, solo l’egida della Provincia. Noi abbiamo gia’ dichiarato la nostra disponibilita’ a sostenere il centro, che continua a dare esempio di buona efficienza. Se questo modello
di studio e ricerca fosse stato mutuato su tutte le acque interne, oggi avremmo una situazione migliore per quanto riguarda la presenza di pesce nei laghi. Sta migliorando la qualità, ma anche la quantità di pesce nei nostri bacini: questo
perche’ l’uomo interviene, con modalita’ che vanno finanziate”.
PRIMO PASSO PER LA TUTELA – I risultati ottenuti a oggi hanno consentito la prima semina di 1.000 esemplari di 5/7 centimetri e 100 esemplari di 18/20 centimetri. La semina rappresenta una tra le più importanti operazioni nella storia delle attivitaà ittiogeniche del Garda – ha sottolineato l’assessore Fava – e rappresenta il primo passo fondamentale per sostenere e salvaguardare il carpione del Garda”. I controlli non mancheranno, attraverso la polizia Provinciale, sulle diverse sponde. Va chiarito che resta e permane il divieto di pesca dell’anguilla, su cui apriremo nei prossimi giorni una finestra per fini sperimentali. Per il resto la qualità del pesce di lago è straordinaria”.
L’immissione è stata effettuata in un’area di frega naturale della specie, antistante il comune di Gargnano, in località S. Giacomo, con l’aiuto di tecnici supportati da Polizia Provinciale, pescatori di professione e un gruppo di subacquei della Fipsas di Brescia.
Fonte Varese News