Una modificazione evolutiva che all’inizio rappresenta un vantaggio non sempre si traduce in una sopravvivenza a lungo termine della specie e neppure in una sua radiazione, ossia in una diversificazione in nuove specie. E’ questa la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori dell’Università della California a Davis e dell’Università di Berna che hanno studiato il fenomeno di speciazione fra i ciclidi del Lago Vittoria, in Africa. Lo studio – pubblicato su “Science” – contraddice quindi la convinzione, diffusa fra i biologi, che le mutazioni che consentono di sfruttare risorse prima inaccessibili portino di per sé al successo di una specie e alla sua diversificazione.
Oltre a nutrirsi di pesci più piccoli, i ciclidi sono in grado di alimentarsi anche di molluschi con un guscio duro grazie alla presenza nella faringe di una seconda coppia di mandibole dotate di denti. L’evoluzione di questo tratto ha però comportato una conseguenza: la limitazione dell’apertura boccale, che nei ciclidi è inferiore a quella dei pesci privi di mascelle faringee.
Per sfortuna dei ciclidi, negli anni cinquanta del secolo scorso nelle acque del Lago Vittoria venne introdotto il pesce persico del Nilo (Lates niloticus), una specie priva di apparato di masticazione faringeo, ma capace di nutrirsi di prede che per le loro dimensioni non sono accessibili ai ciclidi. I ciclidi si sono così trovati a dover affrontare un temibile concorrente che per di più era un loro occasionale predatore diretto. Ciò ha portato a un impoverimento della fauna ittica di più piccole dimensioni, ossia delle prede alla portata dei ciclidi, che hanno iniziato a declinare, mentre il pesce persico del Nilo continuava a prosperare a spese dei pesci più grandi,
ciclidi compresi. L’impoverimento delle popolazioni di ciclidi è stato tale da portare all’estinzione di molte delle numerose specie che popolavano il lago Vittoria.
Il confronto fra le popolazioni di ciclidi presenti nel lago Vittoria e nel lago Tanganika ha inoltre corroborato l’ipotesi che la straordinaria proliferazione di specie di ciclidi nel Lago Vittoria precedente all’arrivo di L. niloticus non è stata conseguenza dell’evoluzione delle mandibole faringee, ma di altri meccanismi evolutivi, e in particolare della selezione sessuale.
Fonte Le Scienze