Dal 15 maggio, in Irlanda, tutti i pescatori extracomunitari che cercheranno di lavorare nel settore ittico dovranno richiedere l’ “atypical worker permission” (un permesso per i lavoratori non ancora regolari) e in caso di successo dovranno essere stipulati contratti di lavoro adeguati che garantiscano la retribuzione minima regolamentata dalla legge nazionale. L’azione del governo è la risposta al riconoscimento del problema dello sfruttamento nel settore dei cittadini di paesi terzi, negli ultimi anni. Prima dell’applicazione il contratto dovrà essere presentato presso un depositario centrale con sede a Clonakilty, nella contea di Cork. Il sistema è entrato in vigore per i pescatori da Lunedì di questa settimana.
Di seguito alcune condizioni della legge:
-è’ consentito l’impiego simultaneo di un massimo di 500 lavoratori non dell’UE;
-almeno il 50% di un equipaggio deve essere cittadino dell’UE;
-tutto l’equipaggio extracomunitario deve essere impiegato direttamente dal titolare dell’imbarcazione, con regolare contratto di 12 mesi;
-il pagamento deve essere effettuato mensilmente sul conto bancario dell’impiegato.
Ken Fleming, coordinatore ITF per l’Irlanda e la Gran Bretagna, ha scoperto molti casi di extracomunitari sfruttati nell’industria ittica nel corso degli ultimi 10 anni. Si ritiene soddisfatto della nuova legge presentata, e la definisce chiara e precisa. “Questo regolamento fornisce ai proprietari delle imbarcazioni l’opportunità di liberare il settore dall’immagine buia che si è addossato nel corso degli ultimi 10 anni”, ha affermato. “Sono fiducioso, gli imprenditori onesti del settore potranno sposare la causa, trattare i lavoratori come meritano di essere trattati e sviluppare una solida base di business che sosterrà l’industria nel futuro”. Ken Fleming manifesta qualche preoccupazione in merito a gli imprenditori che decideranno di non sostenere il nuovo programma, aggiungendo che, in questi casi, l’ ITF farà tutto il possibile per mettere fuori dai giochi questi “operatori senza scrupoli”. Tuttavia, ha accolto con gioia la “risposta positiva” che ha ricevuto da alcune delle organizzazioni rappresentative dei proprietari delle imbarcazioni.
Il Ministro dell’Agricoltura Simon Coveney ha detto: “I requisiti del sistema ridurranno al minimo il rischio di sfruttamento, garantiranno a questi lavoratori tutti i diritti sul lavoro e le più adeguate protezioni durante il loro periodo di occupazione.”