L’intelligenza artificiale a suppoorto del settore ittico – Chris van der Kuyl, presidente di Ace Aquatec è recentemente intervenuto al Responsible Seafood Summit di St Andrews, Scozia, aprendo un interessante dibattito sul potenziale dell’intelligenza artificiale per l’intero settore ittico e soprattutto per il settore dell’acquacoltura.
Secondo Van der Kuyl l’AI può davvero supportare un settore ritenuto importante per la produzione alimentare mondiale, ma che oggi deve superare grandi ostacoli.
L’imprenditore è fermamente convinto che con l’utilizzo dell’AI sia possibile controllare con maggiore accuratezza la salute dei pesci grazie all’utilizzo di sensori avanzati e algoritmi in grado di esaminare in tempo reale i dati raccolti così da rilevare precocemente malattie e intervenire tempestivamente così da ridurre l’utilizzo di farmaci e migliorando il benessere animale. L’intelligenza artificiale interviene poi nell’ottimizzare l’alimentazione degli animali, gestire la biomassa e monitorare le condizioni ambientali.
“Stiamo vivendo un’epoca di cambiamento senza precedenti e questo cambiamento non sarà mai più così lento”, ha dichiarato Van der Kuy, riferendosi all’evoluzione rapida delle tecnologie. Il focus del suo discorso è stato chiaro: le decisioni guidate dai dati sono la chiave per un futuro più efficiente e sostenibile nell’acquacoltura.
Sono intervenuti al Responsible Seafood Summit, organizzato dalla Global Seafood Alliance e co-ospitato da Seafood Scotland, esperti di oltre 20 Paesi, con l’unico interesse di confrontarsi sulle opportunità e le sfide del settore ittico mondiale. Punti centrali dell’incontro sono stati la crescente competizione per lo spazio marino e la necessità di aumentare la produzione ittica in modo sostenibile.
L’intelligenza artificiale a suppoorto del settore ittico