C’è grande attesa per la presentazione di lunedì 8 giugno, Giornata Mondiale degli Oceani, del rapporto Stato della Pesca e dell’Acquacoltura Mondiale (SOFIA), pubblicato con cadenza biennale dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Il rapporto fornisce dati autorevoli sui trend relativi alla produzione, al commercio e alla sostenibilità biologica. Il rapporto SOFIA 2020 verrà lanciato nel corso di un webinar e sarà illustrata la versione digitale e quella cartacea.
Il Direttore Generale della FAO QU Dongyu, che ha curato la prefazione, terrà il discorso di apertura dell’evento.
Il rapporto contiene le cifre sul consumo pro capite di pesce, sull’industria sempre più in crescita dell’acquacoltura e sui trend della pesca marittima suddivise per regione, nazione e specie. La nuova edizione ha perfezionato i dati sulla pesca di cattura nell’entroterra, importante fonte di cibo e mezzo di sussistenza in molti paesi.
Il rapporto di quest’anno analizza inoltre la sostenibilità delle attuali pratiche di pesca, misurando la sostenibilità biologica con cui viene pescata la maggior parte delle specie, che costituisce una base essenziale per la gestione delle risorse ittiche. I dati dimostrano che la gestione efficace delle risorse ittiche produce i risultati desiderati, sottolineando la necessità di migliorare la governance laddove è insufficiente.
Il rapporto è corredato da un’appendice che riporta gli effetti del COVID-19 sul settore della pesca mondiale, che è stato il più colpito di tutti dalla pandemia in seguito ai lockdown, problemi logistici e alla chiusura di ristoranti e locali turistici.
Contiene inoltre l’analisi delle iniziative “Sostenibilità in azione”, che mirano a promuovere l’uso sostenibile delle risorse naturali, la sicurezza alimentare e nutrizionale, condizioni eque per i pescatori di piccola scala, ottimizzando al tempo stesso l’uso delle risorse genetiche e proponendo regole e linee guida nazionali e internazionali per rafforzare la sostenibilità della pesca.