Ieri, con l’adozione da parte della Commissione UE della comunicazione “Verso una pesca più sostenibile nell’UE: situazione attuale e orientamenti per il 2022”, è stata lanciata una consultazione pubblica per raccogliere i pareri degli Stati membri, dei consigli consultivi, dell’industria della pesca, delle organizzazioni non governative e dei cittadini sulle possibilità di pesca per il 2022.
È una pesca sempre più sotenibile quella dell’Unione europea, che pone i suoi obbietti sullo stesso piano di quelli del Green Deal europeo. Si va quindi verso un sistema alimentare sostenibile sia per l’ambiente che per i pescatori.
I 136 milioni di euro di fondi messsi a disposizione dalla Commissione hanno permesso di far registrare buoni trend socio-economici del settore malgrado gli effetti negativi della pandemia sulle imprese.
“La pesca dell’UE rimane sulla rotta verso un uso ancora più sostenibile del mare. E mentre la pandemia ha colpito duramente le nostre comunità di pescatori, è stato confermato che la sostenibilità ambientale è la chiave della resilienza economica. La situazione in alcuni bacini marittimi richiede la nostra particolare attenzione, occorre fare di più per garantire il blu del Green Deal. Conto su tutti per fare la loro parte”, ha dichiarato Il commissario Virginijus Sinkevičius.
Nel Mediterraneo malgrado un leggero miglioramento, i tassi di sfruttamento sono ancora due volte superiori ai livelli sostenibili. Forti sforzi saranno pertanto volti all’ulteriore attuazione del piano pluriennale e delle misure per il Mediterraneo occidentale adottati dalla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo. Ulteriori miglioramenti nell’Adriatico avranno un ruolo di primo piano nelle possibilità di pesca del 2022.
È possibile partecipare alla consultazione pubblica fino al 31 agosto