“Oggi ci siano buone opportunità affinché le nostre proposte possano essere accolte diventando norme ed azioni concrete, con cui la stessa politica sarebbe in grado di riscattarsi agli occhi dei pescatori che hanno bisogno non solo di difendere la propria salute e la propria sicurezza ma anche di sentirsi riconosciuto il diritto al risarcimento del danno”. Lo dichiara Enrica Mammucari, segretaria generale Uilapesca, nel corso del convegno “La sicurezza nelle nostre reti”, organizzato con Ital-Uil e Inaiche che si è tenuto lo scorso fine settimana a Mazara del Vallo.
“La pesca è uno dei lavori più faticosi al mondo ed è uno dei lavori più pericolosi al mondo , lo dicono i dati presentati dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro, paradossalmente ancora oggi – ha aggiunto Mammucari – il settore è ancorato ad una normativa datata ed è costellato da una stratificazione legislativa articolata che crea una grande confusione. Non è più possibile immaginare che il diritto alla salute sia negoziato con il diritto al lavoro, che il legislatore abbia dimenticato il mestiere più faticoso al mondo e non è più possibile neanche parlare di decreti attuativi. È arrivato il momento di immaginare un testo unico sulla sicurezza che semplifichi e riordini tutta la normativa che fa riferimento al settore”.
Si dice fiduciosa la segretaria generale di Uilapesca:“Negli ultimi mesi abbiamo notato che c’è un parte di buona politica, più consapevole del fatto che questo non è un settore residuale ma che c’è un intero Paese che vive ed è circondato dal mare”.
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