Un logo con un grande pesce stilizzato che verrà esposto da grossisti, pescherie, mercati rionali, ma anche dai singoli ristoratori e dai venditori ambulanti: il mercato ittico di Milano introduce un nuovo marchio per dare garanzia di freschezza e di qualità del pesce. Il logo certifica tutta la filiera e lo rende tracciabile, dal momento in cui viene pescato fino alla tavola. A presentare la novità sono Sogemi e Confcommercio: tutti gli operatori che si riforniscono nel grande centro di via Lombroso potranno farne richiesta.
Se verranno accertati tutti i requisiti di sicurezza (dalla catena del freddo allo smaltimento dei rifiuti) il bollino sarà disponibile nel giro di due mesi. Dal mercato ittico di Milano, il più grande d’Italia, passano 10mila tonnellate di pesce all’anno, fresco (il 70 per cento) e congelato (30 per cento). Camion carichi di casse arrivano da tutto il Paese ma soprattutto dai mari internazionali: il 70 per cento del pescato è di importazione e arriva da Spagna, Grecia, Francia, Norvegia, così come dallo Sri Lanka, dalle Maldive e dal Marocco.
“È il primo mercato italiano a dotarsi di un marchio che certifica la qualità del prodotto – commenta Nicolò Dubini, amministratore unico di Sogemi – Un’operazione che si inserisce perfettamente nella carta di Milano e nella ‘Food policy’ incarnandone i valori: ricerca di qualità, lotta agli sprechi, tracciabilità. Sarà una delle grandi eredità di Expo”. Il logo sarà un “validissimo strumento di marketing che permetterà, anche attraverso la ristorazione, di valorizzare il nostro mercato ittico, il più importante anche in termini di qualità”, sostiene Lino Stoppani, presidente di Epam. “Il 68 per cento del pesce consumato in città è venduto dagli ambulanti – aggiunge invece Giacomo Errico, presidente di Apeca, di Confcommercio – i servizi sanitari a Milano sono sempre eccellenti e la nuova certificazione darà un’ulteriore iper garanzia per i consumatori”.