Mose: flessibilità per i pescherecci di Venezia e Chioggia
Un regime di “flessibilità” all’attività di pesca sarà concesso alle imprese di Chioggia e di Venezia, la cui attività lavorativa è condizionata dal funzionamento delle paratoie del Mose. A darne l’annuncio il sindaco della cittadina lagunare, Mauro Armelao, anticipando i contenuti del prossimo decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) per l’esercizio dell’attività di pesca nel 2022.
Nel provvedimento in fase di emanazione sarà inserita una specifica prescrizione che consentirà alle imprese operanti nei Compartimenti marittimi di Chioggia e di Venezia, di modificare la scelta tra “ore” e “giornate”, in concomitanza con le aperture e le chiusure del Mose, che impediscono le normali manovre di entrata e uscita dal porto.
“Ricordo – sottolinea il sindaco in una nota – che al fine di contenere lo sforzo di pesca, in Adriatico la settimana lavorativa viene gestita attraverso un numero massimo di 4 giornate o, in alternativa, di 72 ore alla settimana, spalmate su 5 giorni, secondo la scelta fatta da ciascun armatore valida per l’intera stagione, senza possibilità fino ad oggi di rivedere tale scelta“.
Finora, quando il Mose è in funzione, soprattutto a cavallo della mezzanotte, le unità che hanno esaurito il plafond di giorni settimanali sono costrette ad attendere fuori dal porto l’abbassamento delle paratoie per evitare di essere sanzionate.