Le mante giganti hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo lo scorso aprile, quando nel nord del Perù un pescatore ha involontariamente catturato un esemplare enorme, di 900 chilogrammi. L’idea che un animale simile (che può raggiungere le due tonnellate di peso) possa essere pescato per sbaglio, ha aumentato a livello globale la consapevolezza delle minacce che ne mettono a rischio la sopravvivenza, portando sotto i riflettori il Perù e le sue acque, in cui vivono moltissimi di questi giganti.
Il 31 dicembre 2015 il Perù ha fatto un enorme passo in avanti nella tutela delle mante giganti, approvando una risoluzione che non solo ne ha vietato la pesca, obbliga anche i pescatori a rilasciare immediatamente nell’oceano qualsiasi manta gigante venga catturata accidentalmente.
Non è raro che le mante finiscano impigliate per sbaglio nelle reti o nelle lenze, ma c’è anche chi le prende di mira intenzionalmente per la loro carne e per le piastre branchiali, che filtrano il plancton mentre nuotano. In Cina sono considerate una prelibatezza, nonché usate nella medicina tradizionale per ridurre i livelli di tossine, migliorare la circolazione, curare il cancro, aumentare la produzione di latte in allattamento e trattare la varicella e altre malattie.
Secondo i dati di WildAid, una ONG che si impegna per fermare il traffico illegale di fauna selvatica, il mercato di piastre branchiali delle mante giganti vale circa 30 milioni di dollari l’anno. Il 99% del commercio gira intorno a un’unica provincia cinese, quella di Guangzhou, dove la domanda è aumentata molto negli ultimi anni, in particolare come alternativa alle pinne di squalo.
Una recente inchiesta del New York Times ha sottolineato che la pesca intensiva ha devastato molte delle popolazioni di mante del pianeta. Non abbiamo molti dati a disposizione sul loro numero complessivo, ma secondo la Lista Rossa della IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, che fornisce dati sulle popolazioni e lo status di conservazione delle specie, in alcune regioni le popolazioni sono crollate dell’80% negli ultimi 75 anni.
Le mante si riproducono molto lentamente e mettono al mondo un piccolo ogni due-cinque anni, motivo per il quale anche una pesca limitata comporta un impatto significativo. Oggi il Perù ospita la popolazione di mante giganti più grande del mondo, e grazie alle nuove regolazioni si è unito ad altri 12 paesi che hanno adottato vari livelli di protezione per questi animali.
Le iniziative del Perù sono le stesse messe in atto dal vicino Ecuador, una scelta importante per tutelare la popolazione di mante giganti del luogo, che migra tra le acque dei due paesi. Le regolazioni peruviane non si applicano invece ai diavoli di mare (il genere Mobula), simili alle mante e anche loro in serio declino, ma, come spiega il direttore esecutivo di WildAid Peter Knights, “la questione è enorme. Ora che l’Indonesia e il Perù si sono impegnati a proteggere questa specie, due delle maggiori industrie ittiche legate alla manta gigante in tutto il mondo sono chiuse. Speriamo che anche le altre nazioni in cui le mante sono minacciate dalla pesca locale, in particolare India e Sri Lanka, facciano la stessa cosa”.
Fonte: National Geographic