“Sulla revisione del sistema sanzionatorio per la pesca è importante mantenere alta l’attenzione. Sappiamo che le modifiche normative richiedono tempo e prevedono diversi step; in questo caso occorre probabilmente una verifica con la Commissione europea per trovare gli opportuni spazi di agibilità politica, oltre che procedurale. Per questo proponiamo che già a Malta, in occasione della conferenza ministeriale sulla pesca nel Mediterraneo organizzata dall’Ue, si tenga un vertice bilaterale fra Roma e Bruxelles nel corso del quale stabilire con il Commissario Vella un’agenda precisa di ciò che serve e di ciò che è possibile fare. Chiediamo al governo un preciso impegno politico per affrontare in questa occasione un primo dibattito, affinché non resti solo un problema nazionale ma venga affrontato in chiave europea, vero crocevia per rivedere i regolamenti comunitari da cui sono discese le nuove norme in materia di sanzioni”.
Così l’Alleanza delle Cooperative pesca in vista della conferenza in programma a Malta dal 29 al 30 marzo, che porterà alla firma di tutti i ministri del Mediterraneo della Malta MedFish4Ever Declaration; una dichiarazione in grado di fornire l’approvazione politica per un processo che per i prossimi dieci anni si concentrerà su temi cruciali quali la pesca su piccola scala, la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), la raccolta dei dati, la consulenza scientifica.
“La salvaguardia delle risorse, prosegue l’Alleanza, punto di caduta del MedFish4Ever, deve viaggiare di pari passo alla tutela dei mestieri di pesca e dei pescatori. La sostenibilità ambientale può e deve coesistere con quella sociale ed economica. È una sfida che possiamo vincere. Affrontare gli effetti – conclude l’Alleanza-, per le imprese di pesca, dell’attuale sistema di controlli e divieti, quando si parla di tutela delle risorse, consente di affrontare questa sfida sotto tutti i punti di vista”