“La lotta contro i pirati dei fiumi non ha colore politico”, ad affermarlo il capogruppo leghista della Regione Emilia Romagna e segretario Lega Nord Ferrara Alan Fabbri dopo l’arresto di quattro romeni sorpresi mentre prelevavano illegalmente 10 quintali di pesce a Campotto (Argenta). Fabbri chiede l’inasprimento delle pene a livello nazionale.
Fabbri sollecita il Pd affinché “a Roma si decida a calendarizzare la discussione della proposta di legge a prime firme dei deputati leghisti Pini-Guidesi, che prevede, nei confronti dei bracconieri, l’arresto, multe fino a 6mila euro, il ritiro della licenza di pesca, il sequestro delle imbarcazioni” e richiama “l’azione di squadra portata avanti in Emilia Romagna”, riferendosi alla risoluzione bipartisan, approvata il 4 marzo scorso, e alla legge comunitaria, del 14 luglio, in cui sono state introdotte nuove misure di contrasto ai predoni dei corsi d’acqua.
“Le bande di pescatori di frodo, per lo più dell’Est, alimentano un racket criminale, compromettono la salute dei nostri fiumi, prosciugano il patrimonio ittico dei corsi d’acqua e minacciano la sicurezza dei nostri pescatori. Il governo non può assistere impassibile a tutto questo. La pesca, quella pulita, è motore di sviluppo per il nostro territorio e crea un indotto notevole sotto i profili turistico, commerciale e sportivo. Non possiamo permettere che questa fondamentale leva economica sia compromessa da bande criminali di immigrati”.
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