Una campagna di promozione al pubblico, un’attività di formazione diretta agli addetti ai lavori e un manuale per la gestione delle attività di pesca e acquacoltura in seguito all’emergenza Coronavirus. Questo è quanto prevede la campagna “Io (p)esco sicuro” che sarà realizzata da Regione Liguria insieme ai Flag liguri, i Gruppi di azione locale nel settore della pesca. Ad annunciare il progetto, il vicepresidente e assessore alla Pesca e Acquacoltura di Regione Liguria Alessandro Piana.
“Questa iniziativa è fondamentale per il settore ittico ligure – spiega l’assessore Piana -. Negli ultimi mesi il comparto della pesca ha subito danni enormi. Le difficoltà nel rispettare le norme di distanziamento sociale sulle imbarcazioni, la drastica riduzione dei consumi con la chiusura di ristoranti e alberghi, e il conseguente crollo del prezzo del pescato, hanno messo a dura prova la tenuta economica di queste aziende. Vogliamo dare loro una mano, al fianco delle Camere di Commercio e delle associazioni del settore, coinvolgendo attivamente i Flag liguri”. Il progetto è stato infatti condiviso con la Camera di Commercio di Genova e la Camera di Commercio Riviere di Liguria – Imperia La Spezia Savona e le associazioni di categoria regionali del settore Pesca Coldiretti Impresa Pesca, Confcooperative FedAgriPesca Liguria e Legacoop Agroalimentare Liguria, rispettivamente capifila e partner operativi dei Flag Liguri.
“Abbiamo coinvolto i tre Flag Levante ligure, Mare delle Alpi e quello Savonese per realizzare tre differenti attività – spiega Piana – che saranno rivolte ai consumatori e agli addetti ai lavori. Come primo obiettivo avvieremo una campagna di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza dei cittadini verso il consumo responsabile del pesce: il pesce ligure è buono, sano e sicuro sotto il punto di vista ambientale e igienico-sanitario. Chi acquista il nostro pescato, deve sapere che sta mangiando un’eccellenza indiscussa. Con la campagna di sensibilizzazione puntiamo a ribadire questi concenti, con l’obiettivo di stimolare ulteriormente i consumi e far ritornare le vendite almeno al livello precedente alla crisi da Covid-19”.
“Un altro passaggio fondamentale – prosegue l’assessore alla pesca e Acquacoltura – sarà dedicato alla realizzazione di un percorso formativo e informativo dedicato ai lavoratori del settore per aiutare i nostri imprenditori della pesca e dell’acquacoltura a poter proseguire il loro lavoro in sicurezza. Spesso le disposizioni nazionali per limitare i contagi da Coronavirus non sono state chiare o di facile interpretazione e attuazione. Per questo motivo realizzeremo corsi teorici e dimostrazioni pratiche per permettere a queste persone di lavorare in sicurezza, garantendo al contempo il livello di produttività necessario al mantenimento delle loro aziende. Teoria e pratica devono incontrarsi, ed è quello che vogliamo fare”.
“Da tutto questo sarà tratto anche un manuale – aggiunge Piana – che distribuiremo alle aziende perché possa rappresentare una guida dettagliata su come adeguarsi alle nuove norme per l’emergenza da Coronavirus. Il settore ittico da anni sta subendo cambiamenti importanti. Negli ultimi mesi questo processo si è accelerato molto. La pandemia globale rischia di mettere in ginocchio il settore. Come Regione Liguria ci impegneremo sempre per sostenerlo e rilanciarlo”.