Oramai è crisi conclamata, molte marinerie sono ferme per paura del contagio il quale ha portato ad un crollo delle vendite e della commercializzazione del prodotto fresco di giornata.
Lo Stato con ultimo decreto ha stanziato una prima somma per aiutare l’economia italiana, ma questi fondi servono nell’immediato, un’impresa di pesca non ha la possibilità di attendere a lungo, le spese da sostenere sono altissime, ci sono gli operai imbarcati da pagare.
Ricevere questi fondi a data da destinarsi significherebbe mettere in ginocchio molte realtà, molti armatori. Non ha senso stanziare dei soldi se questi non arrivano in tempo utile per dar respiro agli armatori e dare loro la possibilità di resistere alla crisi. L’aiuto come tale va elargito subito.
Le richieste di anticipo della quota monetaria dei Fermo Pesca 2019 e per alcuni anche 2018 è partita giustamente da più rappresentanti del settore. Queste richieste devono essere accettate ed esaudite in tempi brevissimi, così da dimostrare per una volta che il settore pesca ed i loro appartenenti non sono figli di un Dio minore, ogni giorno di attesa in più mina la sopravvivenza delle piccole medie società armatoriali.
Questa calamità deve far capire che i tempi burocratici in Italia sono intollerabili e non giustificabili.
La pesca ha bisogno di un aiuto diretto ed immediato. La pesca non può permettersi di aspettare ancora.