Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del presidente di UNCI Agroalimentare, Gennaro Scognamiglio.
“Ancora oggi non abbiamo notizie dell’arresto temporaneo obbligatorio previsto per gli armatori ma la nota dolente è che mancano all’appello i pagamenti da parte del Ministero per gli anni 2015 e 2016. Intanto non c’è cassa integrazione in deroga per questo settore. C’è da rivedere l’impianto del FOSPE. Come faremo noi a dire ai nostri pescatori fermate le barche?
La crisi è sotto gli occhi di tutti. Un’Europa sempre più matrigna e disattenta sulle misure di accompagnamento socio economiche, sui piani di gestioni, sulle specie da catturare e con una protezione alta a favore delle specie ittiche mentre i pescatori sono allo stremo. I fondi strutturali non sono più succedanei per lo sviluppo aziendale ma primari. Le attese si prolungano e le speranze svaniscono. Attraverso i FLAG si doveva ripartire ma siamo più fermi che mai. Un Adriatico sempre sotto monitoraggio che vede la pesca dei piccoli pelagici sempre più in povertà e nessun sostegno nelle misure FEAMP.
Andando avanti così la pesca entro il 2020 sarà un miraggio ed un lusso per pochi extracomunitari”.