“Oggi più che mai è urgente restituire alla pesca il giusto ruolo valorizzando l’attività, il prodotto e soprattutto i pescatori. Soprattutto a livello comunitario, è necessario batterci perché le decisioni vengano prese tenendo conto della sostenibilità sociale ed economica del settore. Non è più possibile continuare ad accettare scelte calate dall’alto prese senza il coinvolgimento dei pescatori e di chi li rappresenta.”
Lo hanno dichiarato Enrica Mammucari, segretaria generale Uila Pesca e Massimiliano Sardone, responsabile Uila Pesca Alto Lazio, nel corso della partecipata presentazione del libro “Una ricchezza dalla grande storia. La Pesca a Civitavecchia” realizzato dalla Uila Pesca, con il contributo del Ministero delle politiche agricole, nell’ambito del programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura.
“In questo senso esprimiamo forte preoccupazione per le molte normative comunitarie che oltre a complicare burocraticamente la vita dei pescatori, insieme alla riduzione delle giornate di pesca attualmente previste dai piani di gestione, determineranno la fine di questo mestiere” hanno affermato Mammucari e Sardone. “Allo stesso modo la responsabilità della salvaguardia ambientale non può essere scaricata completamente sulle spalle dei pescatori. Dopo anni di riduzione dello sforzo di pesca, che non ha dato il risultato sperato, bisogna cambiare strada”.
Curato da Enrico Ciancarini, presidente della società storica civitavecchiese, il volume ripercorre la storia e le tradizioni della pesca civitavecchiese con un obiettivo non solo storico-documentaristico ma anche per lanciare un messaggio: rimettere la pesca al centro del progetto di rilancio del sistema agroalimentare italiano, preservandone le peculiarità ed utilizzandone la eccezionale storicità, non solo a fini di marketing, ma come volano di redditività e di occupazione per l’intero settore economico.
“Crediamo fortemente che questo settore vada difeso, rilanciato e sostenuto affinché se ne recuperino le eccezionali peculiarità e venga valorizzato il suo eccezionale contributo in termini di partecipazione alla storia delle comunità marinare, di rispetto delle tematiche ambientali e di sostegno ad un’alimentazione sana da parte della popolazione” hanno concluso Mammucari e Sardone.