• CHI SIAMO
  • CONTATTI
  • PARTNER
  • PUBBLICITÀ
  • NEWSLETTER
domenica 24 Settembre, 2023
Pesceinrete
  • Home
  • News
  • Pesca
  • Acquacoltura
    • Acquaponica
    • Algocoltura
  • Protagonisti
    • Aziende
    • Istituzioni
      • Europee
      • Nazionali
      • Regionali
    • Associazioni di categoria
    • Sindacati
    • ONG
    • Consorzi e Cooperative
  • Tecnologia
  • Sostenibilità
  • Mercati
  • Eventi
  • Archivio
    • Bandi e Opportunità
    • Speciali
      • PROGETTO “PESCATO SICILIANO TRASFORMATO” – D.D.G 3212 del 31/12/2021 Dipartimento Attività produttive
      • Tutto Gambero
      • Water Museum of Venice
      • Digital Seafood Trade Show 2021
      • Il settore ittico al tempo del COVID-19
      • Aquafarm
      • Blue Sea Land – Edizione 2021
      • Regionali
      • Tonnare Fisse
    • Rubriche
      • L’opinionista
      • Pesce x Pesce
      • Campagna Gravidanza
    • Nutrizione e salute
    • Interviste
    • Video
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati
Pesceinrete
  • Home
  • News
  • Pesca
  • Acquacoltura
    • Acquaponica
    • Algocoltura
  • Protagonisti
    • Aziende
    • Istituzioni
      • Europee
      • Nazionali
      • Regionali
    • Associazioni di categoria
    • Sindacati
    • ONG
    • Consorzi e Cooperative
  • Tecnologia
  • Sostenibilità
  • Mercati
  • Eventi
  • Archivio
    • Bandi e Opportunità
    • Speciali
      • PROGETTO “PESCATO SICILIANO TRASFORMATO” – D.D.G 3212 del 31/12/2021 Dipartimento Attività produttive
      • Tutto Gambero
      • Water Museum of Venice
      • Digital Seafood Trade Show 2021
      • Il settore ittico al tempo del COVID-19
      • Aquafarm
      • Blue Sea Land – Edizione 2021
      • Regionali
      • Tonnare Fisse
    • Rubriche
      • L’opinionista
      • Pesce x Pesce
      • Campagna Gravidanza
    • Nutrizione e salute
    • Interviste
    • Video
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati
Pesceinrete
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati

Home Sostenibilità

Plastica, Greenpeace: “Dalle multinazionali solo false soluzioni sull’inquinamento da usa e getta”

Disponibile il nuovo report “Il Pianeta usa e getta. Le false soluzioni delle multinazionali alla crisi dell’inquinamento da plastica"

Mariella Ballatore by Mariella Ballatore
3 Ottobre 2019
in Sostenibilità
Plastica, Greenpeace: “Dalle multinazionali solo false soluzioni sull’inquinamento da usa e getta”

La sostituzione della plastica con materiali alternativi, non meno impattanti sul Pianeta come la carta e le plastiche biodegradabili e compostabili, e i crescenti investimenti nello sviluppo di nuovi sistemi di riciclo tutt’altro che efficaci, non sono soluzioni efficaci per risolvere il problema dell’inquinamento da plastica. È quanto emerge dal report di Greenpeace “Il Pianeta usa e getta. Le false soluzioni delle multinazionali alla crisi dell’inquinamento da plastica”, che evidenzia come le soluzioni promosse dalle grandi aziende degli alimenti e delle bevande, non riducendo a monte la produzione di packaging usa e getta, consentiranno di perpetuare un modello di business e di consumo insostenibile per l’ambiente.

“Nonostante le crescenti prove scientifiche sui danni irreversibili che l’inquinamento da plastica può causare, la produzione aumenterà drasticamente nei prossimi anni” dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace. “Le multinazionali continuano a promuovere come sostenibili alternative che in realtà non lo sono e che rischiano di generare ulteriori impatti su risorse naturali già eccessivamente sfruttate, come le foreste e i terreni agricoli. Per risolvere il problema dell’inquinamento da plastica, le grandi aziende devono ridurre drasticamente la produzione di usa e getta, investendo in sistemi di consegna dei prodotti basati sul riuso e sulla ricarica e che non prevedano il ricorso a packaging monouso”.

Se da un lato molte multinazionali – incluse Nestlé, Unilever e PepsiCo – si sono impegnate a rendere i propri imballaggi in plastica riciclabili, riutilizzabili, compostabili o realizzati con materiali riciclati, dall’altro continuano ad aumentare la produzione di prodotti confezionati in plastica monouso o in altri materiali usa e getta. Il report di Greenpeace sottolinea come le grandi aziende stiano investendo in tecnologie di riciclo emergenti basate sul trattamento chimico dei rifiuti in plastica, i cui reali impatti lasciano numerosi dubbi, e sul riciclo tradizionale, opzione non in grado di arginare il problema.

La sostituzione della plastica con la carta potrebbe inoltre generare enormi pressioni sulle foreste del Pianeta, ecosistemi a elevata biodiversità e fondamentali nella lotta al cambiamento climatico. E anche il passaggio a plastiche biodegradabili e compostabili ha un impatto importante, perché si tratta di materiali provenienti da colture agricole. Inoltre, gran parte di queste plastiche, oltre a essere costituite in maggior parte da plastica tradizionale, necessitano di condizioni particolari per il loro smaltimento che difficilmente si trovano in natura. Di conseguenza, se disperse nell’ambiente, possono dar luogo agli stessi impatti generati dalla plastica tradizionale.

Il report evidenzia inoltre come l’industria delle fonti fossili stia reindirizzando parte dei propri investimenti nella produzione di plastica che, secondo stime recenti, aumenterà del 40 per cento nei prossimi dieci anni arrivando ad essere responsabile del 20 per cento del consumo mondiale di petrolio. Entro la fine del 2019, inoltre, la produzione di plastica e il suo incenerimento raggiungerà, a livello mondiale, una quantità di emissioni di anidride carbonica pari a quelle di 189 centrali elettriche a carbone con conseguenze importanti anche sul clima.

Per spingere le grandi multinazionali a intervenire sul problema dell’inquinamento da plastica, Greenpeace ha da tempo lanciato una petizione, sottoscritta da più di quattro milioni di persone in tutto il mondo, con cui chiede ai grandi marchi come Nestlé, Unilever, Coca-Cola, PepsiCo, Ferrero e San Benedetto e Danone di ridurre la produzione, investendo in sistemi di consegna alternativi che non prevedano il ricorso a contenitori e imballaggi in plastica e altri materiali monouso.

Tags: Greenpeaceinquinamento plasticaplasticaplastica usa e getta
CondividiTweetCondividiPinInviaCondividiInvia
Articolo precedente

Pesca sportiva: stop a catture di trote marmorate e lucci, la Regione Veneto aggiorna il regolamento

Prossimo articolo

BLOOM: “Cittadini europei, fate sentire la vostra voce sulle sovvenzioni dannose alla pesca!”

Mariella Ballatore

Mariella Ballatore

Co-founder e Direttrice di redazione. Pubblicista dal 2006 racconta il mondo da oltre un trentennio attraverso giornali, televisione e radio. Come conoscitrice del settore pesca e acquacoltura è stata più volte invitata a moderare e relazionare in convegni organizzati tra gli altri dalla Conferenza Episcopale Italiana – Ufficio nazionale dell’Apostolato del Mare, AquaFarm, Blue Sea Land.

Articoli Correlati

Rivoluzione nella sicurezza e tracciabilità dei prodotti ittici

Rivoluzione nella sicurezza e tracciabilità dei prodotti ittici

by Candida Ciravolo
22 Settembre 2023

Rivoluzione nella sicurezza e tracciabilità dei prodotti ittici - Zeal Industries ha introdotto Uptime, un innovativo strumento in  grado di migliorare...

Impulso all'industria delle alghe in Francia

Impulso all’industria delle alghe in Francia

by Candida Ciravolo
22 Settembre 2023

Impulso all'industria delle alghe in Francia - Vinpai, leader nella lavorazione di alghe e marketing, ha stretto una partnership con...

Risposta di MSC al Rapporto di Bloom

Risposta di MSC al Rapporto di Bloom

by Redazione
21 Settembre 2023

Risposta di MSC al Rapporto di Bloom  - Marine Stewardship Council (MSC) è venuta a conoscenza del rapporto pubblicato da...

Salmone vegano stampato in 3D nei supermercati italiani

Salmone vegano stampato in 3D nei supermercati italiani

by Alice Giacalone
21 Settembre 2023

Salmone vegano stampato in 3D nei supermercati italiani - L'industria alimentare sta facendo passi da gigante nell'innovazione e la recente...

Prossimo articolo
BLOOM: “Cittadini europei, fate sentire la vostra voce  sulle sovvenzioni dannose alla pesca!”

BLOOM: "Cittadini europei, fate sentire la vostra voce sulle sovvenzioni dannose alla pesca!"

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie articoli











Newsletter

Pesceinrete

Pesceinrete è la testata giornalistica unica in Italia ad occuparsi di pesca commerciale ed acquacoltura.
In quanto canale tematico e dai contenuti specializzati, si rivolge direttamente agli operatori della filiera con una comunicazione targettizzata che risponde alle esigenze del settore.

Categorie

  • Pesca
  • Acquacoltura
  • Eventi e Fiere
  • Mercati
  • Sostenibilità
  • Tecnologia

Segui le nostre pagine social

Stock images by Depositphotos

  • Chi siamo
  • Partner
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Newsletter

© 2023 INRETE S.R.L. P.Iva: 02557660814 - Pesceinrete- il quotidiano del settore ittico | Web design by Motion Head

  • Home
  • News
  • Pesca
  • Acquacoltura
  • Protagonisti
  • Tecnologia
  • Sostenibilità
  • Mercati
  • Eventi e Fiere
  • Archivio
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Partner
  • Pubblicità
  • Newsletter
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati

© 2023 INRETE S.R.L. P.Iva: 02557660814 - Pesceinrete- il quotidiano del settore ittico | Web design by Motion Head