Continua l’impegno dell’attuale governo a favore dell’agricoltura e della pesca italiane. É cominciato l’iter della proposta di legge che mira alla semplificazione in materia di agricoltura e pesca prevedendo la delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura.
La proposta , che consta di 32 Articoli suddivisi in 8 capi , appare come la continuazione di un lavoro iniziato già nella passata Legislatura e che necessita di essere portato a compimento . C’è stato un confronto in Commissione Agricoltura del Senato con le Associazioni di Categoria i cui rappresentanti hanno avuto l’opportunità di esporre le problematiche incontrate dagli operatori che hanno bisogno di confrontarsi con la Pubblica Amministrazione. Per UNCI Agroalimentare ha partecipato il Presidente Nazionale Gennaro Scognamiglio che, a titolo personale e a nome dei propri associati, ha espresso apprezzamento per questa iniziativa del Presidente della Commissione On. Gallinella e degli altri Membri; iniziativa che, si spera possa addivenire a risultati concreti per tutto il comparto.
Gli articoli che più specificatamente riguardano il settore pesca sono il n. 16 e il 17. La discussione nei luoghi deputati mira dunque all’individuazione e alla definizione di un provvedimento che abbia come obbiettivo la semplificazione amministrativa e lo snellimento degli iter burocratici in materia di pesca. Lo scopo è quello di stabilire un giusto equilibrio tra Amministrazione e domanda di servizi . Il Governo poi riceverà delega affinché adotti decreti legislativi miranti proprio a tale obbiettivo provvedendo anche alla revisione del sistema sanzionatorio relativo alla pesca (superando la legge n. 154 del 2016) al fine di assicurare un corretto bilanciamento tra precetto e sanzione; provvedendo all’ adeguamento dei diversi tipi di pesca, alla revisione degli strumenti utilizzabili per la pesca sportiva e all’aggiornamento dei titoli professionali marittimi ( il tutto in linea con le direttive unionali).
Un passo importante sarà fatto per quanto riguarda il versamento della tassa di concessione governativa connessa al rilascio della licenza di pesca professionale marittima: attualmente esiste un importo fisso che alcune volte, arbitrariamente e a causa di difformi interpretazioni della norma, viene anche fatta assolvere due volte.
Come Associazione non possiamo non accogliere e non sostenere questa iniziativa del Governo che ha tenuto conto dunque delle criticità riscontrate dagli operatori. É urgente secondo noi la semplificazione amministrativa per il settore pesca: esso è caratterizzato da una crisi economica aggravata anche dagli eccessivi e nocivi ritardi burocratici che vanno a creare ulteriori difficoltà al lavoro giornaliero dei pescatori e degli armatori.
É necessario elaborare norme nuove o rielaborare disposizioni ormai troppo risalenti nel tempo e non più confacenti all’attuale realtà lavorativa ed economica . É necessario cercare una maggiore coordinazione tra la normativa nazionale e quella unionale tentando nel contempo di individuare soluzioni più adatte alle specificità italiane.
Certo accanto alla semplificazione burocratica bisogna tener conto anche di altre problematiche: pensiamo ad esempio all’affermazione come usurante dell’attività del pescatore e a norme più efficaci in fatto di ammortizzatori sociali .
UNCI Agroalimentare considera comunque questa proposta di legge un buonissimo punto di partenza per il rilancio del settore pesca.