“Apprendo da fonti di stampa che i Consorzi Co.Ge.Vo. e Co.Ge.Mo. avrebbero inviato al Ministero delle Politiche Agricole una lettera per lamentarsi di come la riduzione della taglia minima di pesca per le vongole a 22mm abbia causato un aumento delle illegalità” – dice Marco Affronte, Europarlamentare – “Credo che, se ritengono che il problema sia la taglia minima, dovrebbero avviare un percorso per ritornare immediatamente ai 25 mm! Non sia mai che la sperimentazione a 22mm aumenti l’illegalità! Lo propongano ai propri associati… Perché no?”
“A parte gli scherzi ricordo ai Consorzi che le illegalità sono commesse dai pescatori in carne ed ossa, e non dalla carta sulla quale sono stampate le leggi. C’è qualcosa nella deroga che autorizza qualche pratica illegale? Ovviamente no. La modifica alla taglia minima, peraltro provvisoria, è stata invocata dai vongolari per anni. Ora che l’abbiamo ottenuta, è un problema? Vorrei conoscere dagli stessi Consorzi quale sia la connessione logica, la spiegazione, che avrebbe dovuto far aumentare le illegalità. Vogliamo aumentare i controlli? Benissimo, sono il primo a chiedere maggiori controlli, ma non mi si venga a dire che è il cambio della taglia minima a fare aumentare la pesca illegale. Dalle informazioni che ricevo i vongolari sono invece soddisfatti di questi primi mesi di sperimentazione, soprattutto perché ora – pur usando gli stessi attrezzi di pesca – non sono più ossessionati dalle pesantissime sanzioni per le vongole sottotaglia. Comunque, vorrei tranquillizzare i Co.Ge.Vo. e Co.Ge.Mo.: se fra due anni e mezzo la fase sperimentale non avrà dato i risultati sperati, si tornerà alla taglia minima di 25mm.”