Il Coordinamento Pesca dell’Alleanza Cooperative Italiane, in una nota inviata al Ministro Centinaio, ha manifestato la propria preoccupazione per la programmazione delle date relative al decreto sul fermo biologico di prossima pubblicazione.
Il clima di malcontento e lo stato di malessere che stanno prendendo piede in queste ore nelle marinerie di Manfredonia e Bari sono infatti dovuti al calendario previsto dal provvedimento. Barche ferme nei porti del basso Adriatico: cooperative ed armatori, riuniti in assemblee locali, non condividono il piano di fermo temporaneo obbligatorio.
Gli operatori segnalano che una appropriata tutela delle risorse biologiche giovanili non può non avvenire – diversamente da quanto previsto dal decreto – nel periodo compreso tra luglio e agosto, pena conseguenze fortemente negative sia sul piano biologico sia su quello economico.
Il Coordinamento chiede pertanto con forza una revisione del provvedimento, così come richiesto dai territori e dalle marinerie interessate.