Generale Conserve S.p.A, azienda italiana specializzata in conserve alimentari, presenta il nuovo Bilancio di Sostenibilità ASDOMAR , giunto alla terza edizione.
Il documento analizza la produzione dell’intera gamma dei prodotti, non solo il tonno prodotto a Olbia, ma anche lo sgombro e il salmone, prodotti nello stabilimento di Villa Do Conde, in Portogallo.
Il documento, riferito all’esercizio 2014, conferma l’impegno di Generale Conserve nell’applicare la sostenibilità innanzitutto al proprio core business, ovvero le fonti di approvvigionamento delle materie prime derivanti dalla pesca e la loro tracciabilità, ma dando sempre centralità ai dipendenti, alla sicurezza sul lavoro, all’efficienza nell’utilizzo dell’energia, dell’acqua e degli scarti di lavorazione durante il processo produttivo.
Generale Conserve S.p.A è la seconda azienda del mercato italiano delle conserve ittiche ed è tra le poche realtà imprenditoriali italiane che, in controtendenza rispetto ai trend di delocalizzazione di questi ultimi anni, ha portato dal 2008 la produzione in Italia, costruendo un nuovo stabilimento, inaugurato a Olbia nel febbraio 2010, con un investimento di 25 milioni di euro. Qui si svolge tutto il processo produttivo del tonno da intero.
“Qualità e Rispetto’, è la nostra mission e rappresenta anche l’affermazione che abbiamo adottato, per spiegare il nostro impegno e sensibilizzare i consumatori a riconoscere e dare valore alle caratteristiche di
Sostenibilità che contraddistinguono i nostri prodotti” – afferma Vito Gulli, Presidente di Generale Conserve.
La sostenibilità per ASDOMAR viene applicata su tutta la filiera, a partire dalla pesca: lo testimoniano le numerose certificazioni ottenute. Oltre ai requisiti dello schema Friend of the Sea, l’Azienda si auto-impone limiti dettati da proprie scelte – spesso effettuate con grande lungimiranza e in anticipo sui tempi – prima fra tutte, la selezione di soli tonni adulti per salvaguardare la riproduzione delle specie .
Inoltre, nell’Autunno 2015, la nave da pesca oceanica Torre Giulia, una delle più quotate all’interno della flotta Europea, è stata integrata nella filiera verticale dell’azienda con il duplice obiettivo di avere un controllo diretto sulla sostenibilità della pesca e poter effettuare ricerche scientifiche. La nave Torre Giulia è la prima e unica tonniera oceanica battente bandiera italiana. È stata, e sarà sempre più nei prossimi anni, la nave su cui verranno effettuate le più approfondite valutazioni tecnico-scientifiche in merito al rapporto pesca/sostenibilità.
ASDOMAR, avrà quindi d’ora in poi, la possibilità di sviluppare direttamente studi e ricerche scientifiche sulla pesca, per migliorare sempre più il suo impegno sul fronte della sostenibilità.
ASDOMAR, è stato posizionato al primo posto, e – vera, importante, novità – è risultato l’unico marchio in fascia verde all’interno della classifica “Il Rompiscatole” di Greenpeace sulla sostenibilità del tonno in scatola, pubblicata a ottobre 2015, dopo aver conseguito – nel 2014 – anche il Premio Aretè per la categoria “bilancio sociale” e dopo essere stato anche nominato Campione Nazionale agli European Business Awards.
Una sfida, quella green, in continua evoluzione, come illustra il Direttore Generale, Giovanni Battista Valsecchi: “Sostenibilità per noi deve coincidere con la maggiore efficienza nelle attività operative. Un obiettivo del gruppo è diminuire l’impatto ambientale e i costi collegati all’utilizzo di energia presso i nostri stabilimenti. Inoltre, per quanto riguarda il fronte della pesca sostenibile stiamo cercando di ottenere per tutte le partite di tonno di cui ci approvvigioniamo, la certificazione ufficiale alla sostenibilità della pesca tramite “Captain’s statement: il documento ufficiale compilato dal Comandante della nave che contiene tutte le informazioni della campagna di pesca e la dichiarazione che questa è stata effettuata su banchi liberi”.