Nei primissimi mesi del 2019 il Consorzio Blu Calabria ha manifestato al Sottosegretario Franco Manzato le criticità riguardanti l’impossibilità per i pescatori calabresi di pescare il tonno rosso lungo le coste calabresi, vista una ripartizione errata delle quote che penalizza fortemente il settore e limita gli operatori nel fare impresa, proprio in una regione in cui la pesca del tonno rosso è fortemente radicata nelle tradizioni.
La pesca del tonno rosso – si legge nella nota diffusa dal Consorzio – è soggetta ad una specifica disciplina vincolistica per ragioni di tutela e protezione della specie marittima e la quota di tonno pescabile per l’Italia viene stabilita di anno in anno dall’Unione Europea con un apposito regolamento di ripartizione.
Grazie all’impegno del Sottosegretario Manzato è stato emanato un apposito DM, con il quale vengo disposte delle variazioni per l’annualità 2019 per la campagna di pesca del tonno rosso anno 2019, in cui in particolare a vantaggio dei pescatori calabresi viene incrementata fino al 20% la percentuale di catture accessorie e per le imbarcazione appartenenti alla piccola pesca costiera artigianale il totale delle catture accessorie può essere calcolato annualmente. Per la prima volta, inoltre, viene riservata una quota complessiva pari a 15 tonnellate per le feluche.
Da oltre 10 anni non si registravano modifiche sostanziali riguardanti la pesca del tonno rosso. Il Consorzio Blu Calabria registra per l’occasione un primo passo che va verso una futura ripartizione delle quote tonno rosso con assegnazione anche ai pescatori della Calabria per incrementare e sostenere le loro imprese.