“Ringraziamo la regione Puglia e le Marche e le nostre strutture regionali che, insieme alle confederazioni, ed in sinergia con tutta la rappresentanza delle imprese, hanno consentito il beneficio della cassa integrazione in deroga a tutti i pescatori, compresi quelli delle acque interne, a qualsiasi titolo imbarcati. Aver tenuto conto delle specificità del settore della pesca, ulteriormente compromesso dall’emergenza Covid-19 che ha paralizzato le marinerie italiane, ha restituito ulteriore valore alle misure già previste dal Decreto Cura Italia”.
Lo dichiarano Enrica Mammucari, segretaria generale Uila Pesca, Silvano Giangiacomi, segretario nazionale Fai-Cisl e Antonio Puccillo, responsabile nazionale Dipartimento Pesca Flai-Cgil, annunciando la sottoscrizione in Puglia e nelle Marche dei primi accordi quadro regionali per la CIG in deroga, che recepiscono in modo puntuale le istanze del Sindacato e del sistema delle imprese per il settore.
“Ringraziamo anche tante altre Regioni, che in queste ore stanno recependo le nostre richieste che nei prossimi giorni verranno formalizzate in altri accordi. Al tempo stesso, ci auguriamo che questi siano esempi virtuosi per le altre Regioni dove le intese si sono già realizzate e che sono ancora in tempo per recuperare la necessita di dare risposta in modo adeguato alle esigenze del comparto” proseguono i rappresentanti di Uila Pesca, Fai e Flai.
“In questo momento la parola d’ordine per tutti deve essere ‘Nessuno escluso’, nella consapevolezza che istituzioni, forze politiche e sociali hanno il dovere di offrire strumenti a tutela di tutti i lavoratori senza permettere che alcune formulazioni possano limitare o ridurre l’importanza delle misure economiche e di sostegno introdotte con il Decreto 18/2020 e la volontà del legislatore di prevedere norme speciali per far fronte all’emergenza”.