Il 31 ottobre si festeggia Halloween e le persone la sera si travestono da streghe, mummie, vampiri e zombi, ma nel mare e nei fiumi si trovano pesci che non hanno bisogno di costumi.
1. Il Pesce vampiro. Il Payara (Hydrolycus scomberoides) è soprannominato il pesce vampiro grazie ai suoi lunghissimi canini inferiori. È considerato uno dei pesci più pericolosi e aggressivi al mondo ed è l’unica specie predatrice dei piranha. Ma si possono anche nutrire di prede più grandi del loro stesso corpo facendole a pezzi e ingoiandole poco per volta.
2. Il Pesce Frankenstein o Frankenfish. L’AquaBounty ha creato dopo anni di ricerca il Salmone Frankenstein, soprannominato anche Frankenfish, che è il primo prodotto geneticamente modificato (OGM) di origine animale. Infatti questo salmone contiene un gene dell’ormone della crescita del salmone Chinook e dei geni di un pesce simile all’anguilla. In questo modo il Frankenfish riesce a raggiungere la maturità sessuale in metà del tempo.
3. Il Pesce strega e il suo muco malefico. Il pesce strega in verità non è un pesce, ma un vertebrato agnato, cioè con mandibola, appartenente alla famiglia Myxiniformes. La sua fama è dovuta ad un video presente su youtube in cui viene mostrato il suo incredibile muco. Appena espulso si presenta liquido, ma messo in acqua, pian piano, diventa denso e gelatinoso fino a consumare tutta l’acqua contenuta nel becker dell’esperimento. Infatti pochi grammi di muco prodotto dall’animale possono arrivare a produrre fino a 20 litri di sostanza gelatinosa, che servirebbero ad intasare le branchie dei predatori.
4. Il Pesce ragno. I pesci ragno o tracine sono 9 specie appartenenti alla famiglia Trachinidae. Sono presenti nelle coste del Mar Mediterraneo, in quelle dell’Europa occidentale fino all’Inghilterra e in quelle dell’Africa. Il pesce ragno è famoso per la sua terribile puntura inflitta da aculei velenosi presenti sul dorso dell’animale. Per l’uomo il dolore può durare oltre le 24 ore con un picco massimo dopo 30-40 minuti e si possono avere nausea, vomito, tremori, svenimenti e giramenti di testa.
5. Il Pesce zombie. Ci sono vari casi di pesci che anche dopo la morte sono “tornati in vita”. Ad esempio una settimana fa fu reso famoso il caso del pesce decapitato che dopo tre giorni dalla perdita della testa continuava a nuotare nell’acquario come se nulla fosse. Per non parlare di un caso nel 2015 in cui un pesce cucinato al forno e servito al cliente inizia nuovamente a contorcersi nel piatto. Inoltre sono molti gli episodi di pesci decapitati ed eviscerati che continuano a muoversi.