“Per arginare gli effetti della pandemia occorre dare vita ad una pesca sempre più green e vicina alle imprese e ai lavoratori “.
A chiederlo è l’Alleanza delle Cooperative Pesca in una audizione informale presso la Commissione agricoltura della Camera dei deputati in vista della definizione del DDl Bilancio.
Dalle cassette per il pesce biodegradabili e compostabili, destinate a prendere il posto di quelle in polistirolo, con grandi benefici per l’ambiente visto che ogni anno se ne utilizzano 20 milioni, a misure di sostegno per i familiari del personale di bordo e delle imprese poste sotto sequestro, come nel caso dei pescatori siciliani da mesi detenuti in Libia. Ma anche un credito di imposta del 50% destinato alle aziende che investono in piani di comunicazione per promuovere il consumo consapevole dei prodotti ittici. Sono alcune delle proposte formulate dall’Alleanza delle Cooperative nel corso dell’audizione odierna. Stesso credito di imposta che si chiede per sostituire le vecchie cassette con quelle di nuova generazione a impatto zero. E per far fronte alle crisi economica scaturita dalla pandemia, viene indicata la strada da seguire per accedere ai contributi a fondo perduto: vanno considerate le perdite registrate nel corso del 2020 rispetto all’anno precedente.
L’Alleanza punta anche l’attenzione sulla necessità di chiarezza sulle procedure di rinnovo delle concessioni demaniali, sanando alcuni vuoti venutisi a creare a seguito di una stratificazione di provvedimenti normativi, invocando anche una maggiore semplificazione in materia. Sarà inoltre opportuno individuare modalità diverse di identificazione dei destinatari delle misure di sostegno a favore delle filiere della pesca e dell’acquacoltura, che non passino dai codici Ateco, spesso causa di esclusioni ingiustificate. E poi l’esonero da fatturazione elettronica per i piccoli imprenditori ittici, con fatturato sotto i 10mila euro all’anno. Attenzione anche per le attività turistiche che orbitano intorno alla pesca, come gli ittiturismi, affinché questi investimenti possano essere equiparati a quelli per la trasformazione e la commercializzazione del prodotto ittico.
“Vanno rafforzati – conclude l’Alleanza – gli strumenti di sostegno al reddito introducendo la cisoa pesca per i prossimi tre anni, adeguando l’assegno ai livelli di cigs mediante più alti rispetto alla misura dei cosiddetti ’30 euro’ giornalieri, pari al 60% della retribuzione”.