Da ieri, dopo 43 giorni di fermo, sono tornati in mare i pescherecci nell’alto Adriatico così da poter nuovamente fornire di pesce fresco i mercati di Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna. A darne notizia è Coldiretti Impresapesca che sottolinea: “Via libera a fritture e grigliate a chilometri zero realizzate con il pescato locale”.
Come più volte segnalato da Coldiretti, durante il periodo di fermo il rischio maggiore è di ritrovarsi nel piatto pesce congelato o di dubbia provenienza spacciato per fresco o per Made in Italy.
L’attuale format del fermo pesca, inaugurato esattamente 30 anni fa – denuncia Coldiretti Impresa Pesca – ha ampiamente dimostrato di essere inadeguato, poiché non tiene conto del fatto che solo alcune specie ittiche si riproducono in questo periodo, mentre per la maggior parte delle altre si verifica in date differenti durante il resto dell’anno. Da qui la proposta di Coldiretti Impresapesca di differenziare il blocco delle attività secondo le specie, mentre le imprese ittiche potrebbero scegliere ciascuna quando fermarsi in un periodo compreso tra l’1 luglio e il 30 ottobre.