EUMOFA rende disponibili i risultati di un’analisi che si concentra sulla struttura dei prezzi delle acciughe lavorate in Italia. Copre il settore dell’acciuga salata e quello dell’acciuga conservata sott’olio, prodotta sia industrialmente che su piccola scala.
L’Italia è uno Stato membro importante per la pesca delle acciughe (37.511 tonnellate nel 2015) e il consumo (43.830 tonnellate). L’acciuga è consumata fresca o trasformata, in quest’ultimo caso la fornitura avviene attraverso le importazioni.Il consumo di acciughe conservate rappresenta quasi il 40% del totale.
L’acciuga viene lavorata artigianalmente e commercializzata regionalmente o prodotta industrialmente. Paesi non UE come Albania, Marocco e Tunisia forniscono la maggior parte della materia prima per la produzione industriale.
Lo studio riguarda le specie pescate nelle aree europee e mediterranee (European anchovy, Engraulis encrasicolus) e specie importate da altre zone.
Il prezzo al consumo finale dei prodotti oggetto dell’analisi varia tra 27,60 e 52,50 euro/kg. Il pesce rappresenta dal 9% al 20% del prezzo al consumatore finale. I costi delle materie prime (compreso il trasporto) sono molto più elevati per la produzione su piccola scala rispetto alla produzione industriale.