La Giornata mondiale del clima, che si festeggia oggi, chiama all’appello tutti i cittadini del mondo affinché facciano la loro parte per la salvaguardia dell’ambiente e la lotta al surriscaldamento globale. Come ha detto l’ispiratrice del Global Strike for Future, Greta Thunberg, occorre intervenire a tutti i livelli e realizzare azioni concrete contro i cambiamenti climatici che mettono in pericolo il nostro pianeta.
Anche le imprese del largo consumo possono e devono dare il loro contributo a questa battaglia virtuosa, rendendo il sistema logistico meno impattante e la supply chain più efficiente. E, per riuscirci, devono poter contare su indicatori condivisi delle performance aziendali che consentano di ridurre le inefficienze e le emissioni dannose per l’ambiente.
Un’esigenza a cui GS1 Italy ha risposto mettendo a punto e condividendo con le aziende del largo consumo un kit di strumenti utili per monitorare e migliorare la sostenibilità delle attività logistiche.
«Promuovere una cultura aziendale della sostenibilità, anche grazie a strumenti utili a prendere decisioni responsabili per la collettività e per le generazioni future» afferma Alberto Frausin, presidente GS1 Italy «è un modo concreto per dare un contributo quotidiano alla lotta per la salvaguardia del pianeta».
Il primo degli strumenti sviluppati da GS1 Italy è Ecologistico, un tool che consente a tutte le imprese di monitorare l’impatto ambientale ed economico della logistica, misurando le emissioni di CO2 prodotte dai trasporti e dalle attività di magazzino.
Un altro strumento ideato da GS1 Italy per migliorare l’efficienza logistica in chiave ambientale è SI.RI.O., il simulatore per il calcolo del riordino ottimale per la filiera che consente di identificare la configurazione più sostenibile di ordine per minimizzare il costo order-to-delivery. Efficienti unità di carico e una saturazione dei viaggi prossima al 100% determinano un risparmio potenziale del 47% delle emissioni di CO2 (510.000 ton/anno). A parità di flussi, questo equivale a un risparmio di 600 milioni di km percorsi, vale a dire a 750 milioni di euro di costi di trasporto in meno per il sistema.
Quello della gestione green della supply chain è un terreno di lavoro che ha già visto coinvolte numerose aziende attive in GS1 Italy con progetti e interventi rigorosamente misurabili, raccolti nel volume “Logistica sostenibile: soluzioni e casi virtuosi dal largo consumo” secondo una logica di collaborazione tra Industria e Distribuzione che è alla base delle pratiche ECR.
Sostenibilità ambientale e logistica, quindi, ma anche attenzione al tema degli sprechi. GS1 Italy ha organizzato per le imprese un ciclo di workshop tematici sull’economia circolare, con l’obiettivo di creare un terreno di conoscenza comune da cui partire per la misurazione del ciclo di attività del prodotto fino ad arrivare a come comunicare l’eccellenza ambientale e di processo.
«La responsabilità sociale d’impresa ha conquistato piena centralità nelle politiche aziendali» sottolinea Alberto Frausin. «Il successo delle politiche di sostenibilità e di economia circolare, che sempre di più consentono recuperi di costi con pratiche di ri-uso e possono diventare valore aggiunto e occasioni di business, influenza significativamente le scelte di acquisto dei consumatori finali».