I molluschi d’acqua dolce corrono il rischio di estinguersi. Le specie che fanno parte di questa categoria erano, fino a questo momento, poco conosciute. A studiarle nello specifico è intervenuta una ricerca condotta da 40 esperti, tra cui l’italiana Nicoletta Riccardi dell’ Ise-Cnr di Verbania Pallanza, provenienti da 26 paesi. Il catalogo di specie emerso dallo studio è stato successivamente pubblicato sulla rivista Biological Reviews, contando in tutto 16 varietà di bivalvi in Europa. I rischi corsi dai molluschi d’acqua dolce sono anche i rischi dell’intero ecosistema. Questo perché essi fungono da filtro per l’acqua e sono in grado di modificare la struttura dei fondali. Alla luce dei dati raccolti, i ricercatori raccomandano mirati piani di tutela soprattutto per quelle popolazioni importanti dal punto di vista evolutivo e che già hanno subito una diminuzione del 90%, per i corpi idrici con un alto livello di diversità di specie, e per le popolazioni di bivalvi tutt’ora in buono stato di conservazione in habitat intatti. Inoltre, dato il particolare sistema di riproduzione dei molluschi bivalvi, che necessitano di un pesce ospite per completare il loro sviluppo, sarebbe opportuno salvaguardare anche gli stock ittici.
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