I produttori di salmone sono seriamente preoccupati circa il futuro dei loro allevamenti. A causare la forte apprensione sarebbe la sempre più insistente minaccia rappresentata dai pidocchi di mare.
I fastidiosi e quanto mai pericolosi parassiti stanno danneggiando la produzione di allevamenti in Norvegia, Scozia, Cile, USA e Canada. Gli allevatori dei paesi, maggiori fornitori del mondo della specie, stanno mettendo in pratica ogni possibile strategia per superare il problema ma, ad oggi, sembra che nessuna tecnica funzioni.
I pidocchi hanno sviluppato maggiore resistenza ai farmaci che a questo punto non sembrano più funzionare. Ovviamente la situazione sta avendo una ricaduta negativa anche sul prezzo di mercato della specie, una delle più consumate e importate in Italia, che ha raggiunto prezzi decisamente ingiustificati per il consumatore inconsapevole di quanto sta accadendo.
Lo scorso anno la produzione mondiale di salmone ha accusato un calo del 10 per cento, i prezzi sono aumentati del 50 per cento.
Pesticidi, l’impiego di laser che elimina i pidocchi al passaggio dei salmoni mentre nuotano all’interno di tubi, ma anche l’utilizzo di piccoli pesci mangiatori di pidocchi, i lumpsucker, e bagni con acqua a temperatura e salinità differenziata sembra non diano nessun risultato incoraggiante per combattere un problema molto serio che, a detta degli studiosi, potrebbe essere causato dall’aumento delle temperature delle acque e dai cambiamenti climatici.