Si sono svolti a Cipro i lavori del comitato esecutivo del Medac, l’associazione dei ‘portatori di interesse’ dei settori della pesca nell’area euromediterranea, presieduta da Giampaolo Buonfiglio dell’Alleanza delle cooperative italiane del settore. Dopo due giorni di intensa negoziazione il comitato esecutivo ha approvato il piano di gestione per l’obbligo di sbarco di triglia, merluzzo, sogliola e gambero rosa relativamente a specifiche zone di pesca (da Gibilterra a Cipro), che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2017. Il piano, elaborato dal gruppo di lavoro coordinato da Gian Ludovico Ceccaroni, si riferisce ad un’ulteriore scadenza prevista dall’art. 15 del reg. (ue) n. 1380/2013, dopo quella relativa al pesce azzurro (1 gennaio 2015), e prima della completa applicazione del divieto di rigetto (alter ego dell’obbligo di sbarco) che entrerà a pieno regime a far data dal 1 gennaio 2019 e che riguarderà tutte le specie sottoposte a taglia minima di conservazione, secondo quanto previsto dal regolamento 1967 del 2006 sul Mediterraneo. Il piano odierno prevede l’impegno da parte degli stati membri a mettere in campo, laddove necessario, progetti pilota per migliorare la selettività degli attrezzi esaminati (essenzialmente strascico), entro i prossimi due anni e con il necessario coinvolgimento dei pescatori; l’individuazione di aree di nursery dove chiudere la pesca (anche quella ricreativa e sportiva) o comunque sottoporla a rigida regolamentazione; tali aree dovranno essere individuate entro la fine del 2017 e nei successivi 6 mesi (giugno 2018) rese operative; la fissazione dei livelli di esenzione de minimis grazie ai quali sarà consentito gettare a mare gli scarti non commercializzabili per consumo umano diretto poiché’ inferiori alla taglia minima (ovviamente da registrare nel log-book secondo le vigenti norme comunitarie). Il documento approvato è stato già trasmesso agli Stati membri (Italia, Francia, spagna, Croazia, Slovenia, Grecia, Cipro e Malta) e alla DG mare di Bruxelles affinché’, nel quadro della cd “regionalizzazione” introdotta dalla recente riforma della politica comune della pesca, possa essere adottato entro la fine del 2016 dalla commissione Ue mediante un regolamento delegato, come già avvenuto per il piano “scarti” dei piccoli pelagici. “Si tratta di un passo molto importante nella direzione della piena applicazione della Pcp – dichiara Gilberto Ferrari a nome dell’Alleanza delle cooperative della pesca, presente a Cipro – anche se nel caso specifico continuiamo a ritenere l’obbligo di sbarco una novità non applicabile al Mediterraneo che potrebbe creare problemi maggiori rispetto ai vantaggi presuntivamente messi alla base di tale scelta, caparbiamente voluta dall’ex commissario Damanaki. Un ringraziamento particolare va a tutto lo staff tecnico del Medac per il grande lavoro svolto a servizio della pesca degli otto paesi Mediterranei membri del Consiglio”. Agrapress
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