A distanza di un anno dal drammatico episodio del sequestro dei 18 pescatori mazaresi in Libia, la Uila Pesca ha deciso di realizzare un momento di confronto aperto e approfondito sulla difficile situazione della pesca nel nostro paese, a partire dall’urgenza di assicurare una governance nel Mediterraneo e, più in generale, di garantire un futuro ad un settore che in un solo anno, tra il 2019 e il 2020, ha perso il 26% della produzione e il 28% dei ricavi, con conseguenti ingenti perdite anche sul fronte dell’occupazione e che rischia un vero e proprio collasso.
La Uila Pesca ha partecipato con proprie iniziative all’evento “Uomo a mare! Autori di nuovi pezzi sul Mediterraneo”, in programma dal 16 al 19 settembre a Mazara del Vallo.
Questa mattina alle ore 9.30 presso l’Aula “Carlo Borromeo” del seminario vescovile si è svolto un convegno sul tema “Mediterraneo: il lavoro nella pesca, un patrimonio comune che rischia di sparire”.
Intervista ad Enrica Mammucari, Segretaria generale Uila Pesca