La Cina ha tagliato le tasse di importazione su alcune specie di pesci. Con inizio dal 1 gennaio 2017, beneficiano di queste agevolazioni in particolare Stati Uniti, Canada e gli esportatori russi.
In Cina i dazi sulle importazioni di tonno sono stati tagliati dal 12 al sei per cento, dal 10 al cinque per cento quelli sul merluzzo, tagli applicati anche su gamberetti, passera e sogliola. La mossa della Cina di ridurre le tasse sulle importazioni di pesce è guidata dalla “tendenza alla sostituzione delle importazioni”, secondo una dichiarazione del Ministero delle Finanze.
Il comunicato spiega che la pesca eccessiva e l’aumento del consumo hanno esaurito le risorse locali di alcune specie di pesce preferite in Cina, come passera e gamberetti e che il governo ha predisposto cambiamenti nelle tasse di importazione al fine di garantire che “le provviste rimangano abbondanti” e i prezzi siano tenuti sotto controllo. L’inflazione dei prezzi alimentari è stata a lungo una questione delicata per i funzionari cinesi preoccupati per i disordini sociali.
Mentre molte delle specie presenti nell’elenco interessato alla riduzione fiscale sono chiaramente quelle specie preferite dai cinesi, nella lista c’è anche l’inclusione di merluzzo e aringhe, pesci che sono visti come potenziali sostituti di quelli comunemente consumati in Cina. Anche alcune specie di fascia alta come aragoste e geoduck godono dei tagli fiscali.
I tagli dei dazi doganali risultano particolarmente favorevoli a tre nazioni: Canada, Russia e Stati Uniti, praticamente i maggiori fornitori della Cina.
È interessante notare che il taglio dei dazi andrà a beneficio degli Stati Uniti anche se le tensioni sul commercio di pesce tra i due paesi stanno recentemente dilagando. Le autorità cinesi si sono lamentate della posizione più rigida da parte della Food and Drug Administration sulle importazioni di pesce cinese, in particolare gamberi. Inoltre, il presidente eletto americano Trump ha minacciato azioni contro quelli che ha descritto come vantaggi indebiti di cui godono gli esportatori cinesi nelle spedizioni verso gli Stati Uniti.