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La Francia e la richiesta di proteggere gli oceani

In Francia le Ong invocano decisioni forti chiedendo di affrontare con la dovuta attenzione questioni essenziali come la sovra pesca e la tutela della biodiversità marina

Domenico Letizia by Domenico Letizia
18 Febbraio 2022
in Eventi e Fiere, In evidenza, Istituzioni, News, Pesca
La Francia e la richiesta alla comunità internazionale di proteggere gli oceani

La Francia e la richiesta alla comunità internazionale di proteggere gli oceani

La Francia e la richiesta di proteggere gli oceani

Il presidente francese, Emmanuel Macron, in apertura del recente “One Ocean Summit”, svoltosi a Brest, ha ribadito l’importanza della tutela degli oceani, affermando che l’oceano è “la prima vittima di quanto non siamo riusciti a fare per quel che riguarda l’eccesso di sfruttamento”. La Francia, come molti altri stati europei, ha deciso di porre fine alla produzione di oggetti di plastica monouso aprendo la strada a un’era 100% riciclabile e divenendo un ulteriore esempio positivo per il continente europeo. A marzo, a New York, le istituzioni che hanno a cuore la salute degli oceani devono raggiungere un accordo per avere un quadro di gestione dell’alto mare entro fine anno. Dieci anni dopo l’impegno di Rio si tratta di sviluppare nuove idee, dei buoni propositi lanciati alla comunità internazionale e andare avanti per avere gli strumenti che permettano di tutelare le acque internazionali in cui spesso non viene rispettata la fauna ittica e la biodiversità. Le attuali istituzioni francesi stanno lavorando affinché a Sharm el-Sheik, con la Cop27, possa essere inserito l’oceano al centro dell’agenda climatica internazionale, riuscendo a coniugare le moderne innovazioni provenienti dalla scienza con il monitoraggio satellitare degli oceani per accelerare lo sviluppo di soluzioni che stanno già dimostrando la loro efficacia contro il degrado degli oceani. Il governo di Parigi spera, tra l’altro, che ulteriori Paesi ratifichino l’Accordo del Capo destinato a rafforzare la sicurezza delle imbarcazioni da Pesca e la lotta alla Pesca illegale.

La Francia e la richiesta alla comunità internazionale di proteggere gli oceani
La Francia e la richiesta alla comunità internazionale di proteggere gli oceani

Anche in Francia, le Ong invocano decisioni forti, chiedendo di affrontare con la dovuta attenzione questioni essenziali come la sovra pesca e la tutela della biodiversità marina. Nel Paese, una recente petizione contro le catture accidentali di delfini, uccisi involontariamente con gli strumenti da pesca al largo delle coste, ha raggiunto le quasi 500.000 firme ed è stata consegnata alle autorità nazionali. Gli oceani occupano il 70% della superficie mondiale e svolgono un ruolo importantissimo nella lotta al riscaldamento climatico, ma rimangono poco conosciuti e scarsamente protetti. Le autorità francesi vogliono richiamare l’attenzione internazionale sulle opportunità provenienti dall’oceano e sull’ utilizzo sostenibile e innovativo delle risorse marine.
Inoltre, Francia e Colombia hanno lanciato una “coalizione globale per il carbonio blu” con l’obiettivo di riunire tutte quelle entità statuali che, a livello nazionale e internazionale, vorranno contribuire al “finanziamento del ripristino degli ecosistemi costieri utilizzando metodologie condivise e sostenibili”. Sempre grazie alle istituzioni francesi, si sta facendo un grande lavoro per rafforzare l’idea progettuale legata al “New Plastics Economy Global Commitment”, un programma ambientale delle Nazioni Unite nato per aiutare i governi e le imprese a sviluppare una programmazione economica marittima incentrata sull’economia circolare, con l’obiettivo di ottenere il riutilizzo del 100% di tutta la plastica prodotta ed evitare ulteriore inquinamento dei mari e degli oceani.

La Francia e la richiesta di proteggere gli oceani

Tags: Emmanuel MacronOne Ocean Summit
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Domenico Letizia

Domenico Letizia

Storico e giornalista. Scrive per il quotidiano nazionale “L’Opinione delle Libertà”, per la rivista di geopolitica e affari internazionali “Atlantis” e per il quotidiano economico finanziario “Money.it”. Attuale componente dell’Ufficio Stampa del Global Network of Water Museums (UNESCO). Partecipa ufficialmente ai tavoli di lavoro legati dell’Iniziativa “WestMED” presso la Farnesina. L’Hub nazionale italiano WestMED è organizzato dai partner e dai coordinatori nazionali “WestMED per l’Italia”, in particolare il Dipartimento di coesione all’interno della presidenza italiana dei Ministri e del ministero degli Affari Esteri, che riunisce più di 40 organizzazioni tra autorità regionali, ministeri nazionali e altre strutture legate all’economia blu in Italia. Responsabile della Comunicazione per numerose società di consulenza e internazionalizzazione. Esperto in digitalizzazione, agroalimentare, export e internazionalizzazione, aerospazio, turismo 4.0, green e blue-economy. Svolge anche attività da broker assicurativo con servizi dedicati alla cura del risparmio, investimenti non speculativi e protezione sulla vita, famiglia e casa. Collabora con l’Organizzazione Non Governativa “Mediterranean Academy of Culture, Technologies and Trade” di Malta. Partecipa ai lavori del Rotary su tematiche legate all’ambiente, all’agricoltura sostenibile e alla diffusione di iniziative di solidarietà e beneficenza.

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